Indossano la pettorina e bloccano viale Calamosca mettendo uno scooter di traverso: “Qui non si passa”, dicono agli automobilisti furibondi che volevano raggiungere la zona della Paillote. Volano parole grosse e, stando ai racconti dei protagonisti, arrivano le forze dell’ordine e rimuovono il blocco.
È successo domenica a Calamosca, uno dei luoghi più suggestivi della città, tra mare blu e vegetazione selvaggia, ma anche tra i più abbandonati. Come dimostra la sporcizia ovunque, la sosta selvaggia e l’assoluta mancanza di controlli che consente a poche persone di spadroneggiare impunemente.
Come ha raccontato Nicola Girau, su Facebook, in un post che è diventato virale. “Alla prima curva subito dopo le terrazze, trovo delle macchine in fila, subito dirottate sulla sinistra in un parcheggio sterrato. L’accesso alla strada è interdetto da uno scooter messo per traverso.
Due uomini con una pettorina fluorescente dirigono l’operazione, sulle prime penso a un incidente o a un crollo data la zona franabile, ed entro nel parcheggio sterrato mentre l’omino fluo mi fa cenno di seguirlo dando la cosa per scontata”. L’uomo con la pettorina stava invitando gli automobilisti a parcheggiare e impediva alle auto di raggiungere la parte finale della strada, a causa di una festa in un noto locale della zona.
”E’ un locale privato”, ha risposto Girau, “non può interdire il passaggio alle macchine bloccando mezza costa, io devo poter andare fino in fondo e voi bloccate l’accesso a una strada pubblica, avete un’autorizzazione del Comune per questo?” I parcheggiatori, sempre stando al racconto di Girau, non avrebbero esibito alcuna autorizzazione e, per tutta risposta, avrebbero insultato lui e anche altri automobilisti, tra i quali alcuni turisti.
Solo l’intervento di alcune volanti avrebbe ristabilito l’ordine nella zona. Fabrizio Merella, titolare del locale La Paillote, smentisce ogni coinvolgimento. “Quello che è accaduto è un illecito”, dichiara Merella, “so che poi sono arrivate le forze dell’ordine e li hanno allontanati. Si tratta di gruppi di ragazzi cagliaritani itineranti che si spostano dal Marina Piccola, allo stadio e qui a Calamosca seguendo gli eventi per farsi qualche soldo coi parcheggi e che spesso vengono tollerati. C’è stata anche qualche lamentela da parte dei nostri clienti ma in pochi casi. Devo però riconoscere che sono quasi scomparsi i fenomeni di furti e spaccate ai danni delle auto. Altri comuni, anche qui in Sardegna, hanno risolto il problema arruolando volontari. E qui a Calamosca il problema della viabilità è gravissimo”.