La fuga dei giovani verso Quartu, Cagliari tristemente “spenta”, nessuna auto dopo la mezzanotte, un po’ come a significare il divario umano tra “i dormienti” e i nottambuli della movida cagliaritana. Il primo cittadino quartese, Stefano Delunas ha annunciato che la sua amministrazione opterà per un h. 24 di musica e party in spiaggia, a patto però che i gestori e titolari di concessioni e licenze, rispettino alla lettera le normative sul corretto uso di impianti di abbattimento acustico dei decibel. Ossia, in termini molto semplici, non occorre far troppo rumore assordante per far comunemente festa sotto le stelle tra cocktail e wodka! Ricorderete il nostro servizio in cui ribadivamo il divario tra Il sindaco di Quartu (57 anni) che autorizza la musica live e la dance sino alle 6 del mattino, quello di Cagliari (39 anni) spegne tutto a mezzanotte: lo strano fusorario del Poetto. A Quartu vincono i giovani, a Cagliari trionfano gli anziani. Ed in pratica è quello che avverrà, tra i mugugni di chi lavora dalla prima in poi (fino alla zona “rossa” del P.O. Marino) e chi potrà fare l’alba fino a Margine Rosso.
VERSANTE CAGLIARI. Inaugurazioni stile work in progress delle consuete e nuove-rivisitate location estive in città. E’ presto detto, organizzazioni, pr e gestori si preparano al cosiddetto “botto” di preludio della nuova stagione estiva ormai alle porte: ovviamente in perfetto stile “closing party”, con un “arrivederci” di quelle situate in centro urbano con la loro naturale pausa fino al prossimo autunno. Qualcuno lo ha già fatto durante questo scorso week end appena terminato (Sax Beach, KingKa, ad esempio), altre pian piano lo faranno in questo approssimarsi di fine settimana, (in lista un po tutte, tra Puccini Beach, Lido, La Marinella, Frontemare, Oasi dei Sette Vizi, quest’ultima che apre ufficialmente sabato 11 giugno).
E che dire tra l’abissale differenza che giocherà Quartu con chioschi e stabilimenti lungo l’arenile e Cagliari, dalla torre spagnola (ex Marino) indietreggiando fino alle “Palmette” – zona Marina Piccola. Dalla prima fermata in poi, fino alle ultime fermate della Torre Spagnola, ci si adegua: dagli apericena-live music con le band e i dj set, salsa, balli, drag queen, sfilate e qualcosa di più sobrio ma di efficace intrattenimento, fino alle disco all’aperto con luci psichedeliche che si intravvedono dalla laguna di Molentargius fino a valle. Ma con qualche alternativa, la musica ad alto volume è vietata nelle zone dove ci sono le case, dove tra l’altro ad esempio esiste da tanti anni il tempio per eccellenza delle disco estive in città: il Lido. Resta infatti da capire come dovranno comportarsi i gestori, dove regole, divieti e deroghe spesso sono un terno al lotto. La parola d’ordine sarà comunque per tutti, in generale, adeguarsi senza oltrepassare i limiti consentiti. Sarà possibile? E soprattutto, i gestori potranno lavorare serenamente come pure i loro dipendenti senza i cosiddetti “pugni sullo stomaco” a sorpresa? Staremo a vedere.











