Il detto è ormai passato di moda: “Avere una casa di proprietà è una base solida per il futuro di una famiglia”. Un’idea spazzata via dal netto e folle aumento dei mutui, che colpisce indiscriminatamente, coppie e single. Cagliari ha la maglia non nera, ma nerissima, tra i capoluoghi di regione italiani è quello che negli ultimi mesi ha subìto i rincari maggiori. C’è chi si è visto passare la rata da 600 a ottocento euro :”E mi verrebbe da dire, non me ne vogliano i cittadini, che si è anche fortunati. C’è chi è passato da cinquecento a mille euro”. Giorgio Vargiu snocciola dati drammatici, in una città dove chi affitta vuole garanzie granitiche: o sei imparentato con un miliardario o la risposta è “le faremo sapere”, tre cortesi parole per non dire brutalmente “no”. Ma come si è arrivati in questo incubo che avvolge migliaia di cagliaritani? “Ci hanno detto che l’escalation dei prezzi è legato alla guerra in Ucraina, ma la verità è che la Bce per combattere l’inflazione ha iniziato una politica monetaria che ha portato all’aumento del costo del denaro. Di conseguenza, le banche ne hanno subito approfittato alzando il tasso di interesse sui mutui. Solo chi aveva un tasso fisso si è salvato, ma sono molto pochi”, afferma il numero uno sardo dell’Adiconsum. “Oggi nessuno ha contanti per acquistare un’abitazione, si ricorre senza battere ciglio al mutuo, con tassi spaventosi sia fissi sia variabili”.
Il dramma peggiore ce l’ha chi pensa di potersela scampare proponendo un tasso fisso: “Quello attuale è altissimo, quindi la bastonata sui denti è garantita”. Meglio, sul portafoglio, per chi se lo può permettere. Chi non ha abbastanza soldi sul conto si arrangia, è brutto dirlo ma è così: “Le nuove famiglie restano disunite, vivere sotto uno stesso tetto vuol dire, prima di tutto, averne uno. Il tasso fisso scelto oggi resterà per sempre, il salasso c’è. Si resta fregati comunque, non c’è nessuna scappatoia”. E l’unica speranza è affidata a Roma: “Premettendo che nessuno rinegozia mutui, il Governo potrebbe mettere dei soldi e fare il patto salva-mutui con le banche”. Cioè ottenere rate allungate per chi può passare al tasso fisso. Ma, alla fine, è come il voler prolungare nel tempo un dolore nella speranza che arrivi una cura che, al momento, non c’è. E il mattone è sempre più un settore in crisi.










