È una delle piazze più “urbane” di Cagliari, visto che i palazzi distano pochi metri di distanza, ma anche una di quelle giudicate, dagli stessi residenti della zona, più pericolose e mal frequentate. Piazza martiri delle Foibe a Cagliari, in via San Lucifero, ogni sera diventa terra di nessuno. Meglio, non proprio di nessuno: “Per anni è stato un centro di raduno di giovani e un polmone verde di Cagliari. Ormai è diventata impraticabile dopo il tramonto in quanto completamente al buio, ed è diventata un pericolo per l’incolumità delle persone”, scrive uno degli abitanti della zona, Matteo T. La piazza “è frequentata da barboni, extracomunitari e tossicodipendenti. Non è più accessibile ai residenti . Sono state svariate le volte in cui sono intervenute le forze di polizia e diversi gli episodi di violenza, ma il Comune fa orecchie da mercante e continua a non intervenire sull’impianto di illuminazione. Per una donna o un anziano è diventata zona off limits dopo il calar del sole”. Pochi giorni fa uno degli sbandati che abitava, letteralmente, nel tunnel tra via Logudoro e la piazza, è stato arrestato dopo avere aggredito gli agenti della polizia Locale.
“La domanda sorge spontanea: ma con tutti i soldi che si spendono per i vari cantieri urbani, perché non si controlla un semplice impianto elettrico che risolverebbe un semplice ma grande problema?”.












