Le due famiglie di nomadi che avevano occupato gli uffici abbandonati di Coimpresa in via Is Maglias lasciano, dopo sei giorni, la struttura. “Siamo andati dai carabinieri, il signor Cualbu ci ha promesso che leverà la denuncia”, raccontano, a Cagliari Online, due delle donne che, senza nessun posto nel quale andare, avevano occupato lo stabile di Tuvixeddu. Ora, però, sono punto e a capo: nessun tetto sopra la testa, né per loro né per i nove bambini. “Tra poco partoriró un altro figlio”, spiega, mostrando il pancione, Sara Suleimanovic, 20 anni. Accanto a lei c’è Tihana Halilovic, trentacinque anni. Sono loro due a farsi portavoce delle richieste dei loro parenti e, naturalmente, dei loro figli minori.
“Tra poco arriva l’inverno e il freddo. I nostri figli sono italiani, come lo siamo noi. Chiediamo al sindaco Massimo Zedda di aiutarci, per avere una sistemazione”, affermano, quasi all’unisono, le due donne. “I bambini vanno tutti a scuola, non vogliamo continuare a vivere nei parchi e dormire sulle panchine. Anche noi abbiamo il diritto di essere sistemati, perché anche noi siamo cittadini italiani”.










