A volte ritorna. Cosa? Il messaggio, condiviso da tantissimi cagliaritani sulle proprie bacheche, legato al “rischio privacy”. In sostanza, si denuncia che Facebook avrebbe deciso “di includere un software che permette il furto di informazioni personali”. Il testo poi prosegue: “Dichiaro quanto segue: oggi, in risposta alle nuove linee guida di Facebook e articoli l. 111, 112 e 113 del Codice della proprietà intellettuale, dichiaro che, i miei diritti sono associati a tutte le mie informazioni personali, dipinti, disegni, fotografie, testi, ecc… postati sul mio profilo. Per l’uso commerciale di quanto sopra, è necessario il mio consenso per iscritto in qualsiasi momento”.
Tutto falso, beninteso. Ma il tam tam è virale, e tantissimi credono di proteggersi da possibili “furti” di foto e informazioni facendo un semplice copia-incolla. Ma si tratta solo di un’inutile “catena di sant’Antonio”. Insomma, i tantissimi cagliaritani iscritti su Facebook possono continuare a dormire sonni tranquilli.












