In mille, da piazza Garibaldi sino alla statua di Carlo Felice, per manifestare “contro ogni forma di discriminazione”. La prima marcia organizzata dalla neonata rete “Umani Sopra-Tutto” (che racchiude 81 associazioni, dall’Arc all’Agedo, da Amnesty a Emergency, passando per la chiesa battista e le Acli) porta in piazza famiglie con bambini, cittadini di tutte le età e qualche politico. Prima della partenza è stato letto il manifesto della rete: nel mirino è finito, ovviamente, “il linguaggio che sta diventando sempre più aspro e i discorsi d’odio. È stretto il legame tra odio e pregiudizio contro persone appartenenti a un gruppo sociale, o per l’orientamento sessuale. Lo vediamo quotidianamente sulle nostre strade. Odiare è facile, è alla base di guerre e violenze. Dobbiamo usare l’empatia verso i più deboli e gli emarginati. Per le Ong e le associazioni di volontariato è sempre più difficile riuscire a rispettare la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e il principio di solidarietà sancito dalla Costituzione”.
C’è chi è venuto con dei cartelli, tra le scritte più presenti quelle contro il decreto sicurezza approvato dal Governo M5S-Lega, varie frasi incentrate sugli “stessi diritti per tutti” e sul “no”, deciso, “a qualunque forma di odio”.










