Un presidio di tre ore per chiedere una stabilizzazione dopo cinque anni da eterni tirocinanti. È la protesta dei precari della Giustizia di Cagliari e Oristano, tirocinanti nelle segreterie e cancellerie degli uffici giudiziari, che stamattina hanno manifestato davanti al Tribunale di Cagliari con tanto di striscioni, maglietta rossa e maschera bianca. “Vogliamo essere stabilizzati – chiede Roberta Dessì, tirocinante presso il Gip di Cagliari – Dopo cinque anni di formazione abbiamo diritto a un contratto al pari degli altri. Una soluzione che ci permetterebbe anche di avere una corsia preferenziale in caso di concorso”.
La protesta, che si svolge in concomitanza con Milano, Bologna, Reggio Calabria e Napoli, fa seguito alle numerose iniziative della Fp Cgil con l’Unione Precari Giustizia su una vertenza che coinvolge 2650 tirocinanti, cassintegrati e lavoratori in mobilità, di cui sessanta in Sardegna impiegati nei Tribunali Ordinari di Cagliari e Oristano, Tribunale per i Minorenni di Cagliari, l’ufficio del Giudice di Pace di Oristano, i Tribunali di Sorveglianza e l’Ufficio Nep. “Veniamo pagati dieci euro lordi l’ora – aggiunge Roberta Dessì – che ci permette di guadagnare poco piú di 2 mila euro l’anno, a fronte della stessa mole di lavoro che svolge un lavoratore contrattualizzato”. “Chiediamo che venga riconosciuto il nostro percorso lavorativo di cinque anni – sottolinea un’altra tirocinante di Cagliari, Stella Meloni – E che il Ministero e la Regione prendano in carico la nostra vertenza”.












