Le triple cifre sono quelle che fanno più paura, ma anche quelle doppie non scherzano. Tra i tanti documenti che vengono “sputati” fuori dalla sanità sarda, con tanto di loghi ufficiali, ci sono anche quelli legati al monitoraggio delle liste di attesa di Brotzu, Oncologico e Microcitemico, cioè il più grosso e altri due maxi ospedali sardi. E c’è da mettersi davvero le mani nei capelli: il report è impietoso, di due mesi fa e non si può certo pensare che la rotta sia stata invertita tra fine primavera e inizio estate 2023. Alcuni dati, subito: una colonscopia con endoscopio flessibile si può fare dopo 397 giorni solo all’Oncologico. Appena 228 ne servono, invece, per ottenere una esofagogastroduodenoscopia. C’è da farsi venire un infarto sia la leggere il nome sia per i giorni di attesa. E per una tomografia del torace, con o senza contrasto? Settantuno giorni di attesa al Microcitemico, 206 al San Michele, cioè al Brotzu. In caso di dolori al collo meglio usare arnica e gel vari, prima di vedere un dottore possono passare tra i 98 e i 123 giorni.
E il vasto mondo delle risonanze magnetiche è all’angolo al pari delle altre visite e controlli: anche 188 giorni per una al cervello, “solo” 115 per una alla colonna toracica, in questo caso al Microcitemico, oppure ancora centottantotto al Brotzu. Per una visita completa neurologica prego pazientare 208 giorni con spazio solo al Brotzu e bisogna sperare di finire al Microcitemico in caso di controllo cardiologico: appena 176 giorni di attesa, ne servono 472 nel più grosso ospedale sardo. E per una visita urologica? Se si chiama oggi il Cup il primo posto libero è a gennaio 2024 inoltrato. E per fortuna che nelle tabelle ufficiali viene chiaro che “I contenuti nelle tabelle rappresentano una fotografia, dunque la situazione dei tempi di attesa in orari e giorni convenzionalmente determinati. A distanza di poche ore o di qualche giorno alcune prestazioni possono presentare tempi di attesa molto diversi, in un senso o nell’altro. Questo può dipendere, per esempio, da un disdetta che libera un posto per un nuovo appuntamento o dalla attivazione di una agenda di garanzia: disdette e nuove offerte di determinate prestazioni possono modificare anche sensibilmente i tempi di attesa”. Disdette? Difficili, a meno che uno non tiri le cuoia o paghi in privato. Nuove offerte? I sardi le stanno ancora aspettando, sinora si è fermi alle promesse o giù di lì.












