La puzza non può essere trasmessa attraverso il filmato, e forse è meglio così. Non c’è solo il rione di Sant’Elia a dover fare i conti con le tonnellate di rifiuti sparsi per le strade: lì il nuovo sistema di raccolta è già realtà, e c’è chi ne approfitta arrivando da altri quartieri per abbandonare sacchi di spazzatura. A San Michele, invece, in via del Fangario, i cassonetti ci sono ancora: e, in una via tanto periferica quanto di ingresso in città, lo spettacolo è a dir poco devastante. Maxi sacchi neri di rifiuti abbandonati sul marciapiede, dentro c’è di tutto: vestiti, bombolette spray, secchi e contenitori sporchi di vernice, vasi rotti, lampadine e addirittura cibo. E le scelte, per i pedoni, sono due: o camminare per qualche metro calpestando spazzatura o passare sulla strada, con forti rischi per le migliaia di automobili che, ogni giorno, sfrecciano a grande velocità.
“L’odore è insopportabile, ogni tanto vediamo topi che banchettano felici tra i rifiuti insieme ai loro ‘amici’ gabbiani”, dice più di un commerciante della strada “famosa” per i maxi capannoni-depositi di abbigliamento e macchinari. E le telecamere? Non pervenute.










