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Giustizia per Alex, il cane ucciso a fine agosto durante la festa sel paese, il caso, diventato nazionale, e pone al centro dell’attenzione il preoccupante fenomeno: “Non possiamo considerarci al sicuro sapendo che girano elementi gravemente disturbati e pericolosi, che credono di poter fare ciò che vogliono, come nel far west” espone un residente. Ferma e precisa la presa di posizione da parte del primo cittadino Michele Solinas: “L’unica domanda che mi pongo è perché?
Quale colpa aveva questo povero animale se non quella di essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato? Sin dal primo momento ci siamo messi a disposizione dell’Autorita’ giudiziaria affinché se i fatti come narrati corrispondessero al vero i responsabili possano essere perseguiti nelle sedi opportune. Maltrattare un animale oltre ad essere in azione deprorevole e incommentabile e’ un reato ai sensi del Codice Penale.
Certo che nessuna pena potrà mai essere idonea a reprimere la malvagità che alberga nel cuore di alcuni uomini”. Una storia che racconta la crudeltà dell’uomo messa in atto da un gruppo di giovani che hanno massacrato di botte un cane cieco e sordo di fronte alla piazza del Comune la notte della festa, il 31 agosto. Da allora le indagini sono in corso per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Da allora migliaia di commenti si sono susseguiti a livello nazionale, tra questi il racconto di un cittadino che espone: “Sono veramente addolorata. Ma purtroppo non meravigliata. Proprio una di quelle notti ho dovuto chiamare i carabinieri perché un gruppo di ragazzi sparava fucilate vicino casa. L’odio e la violenza contro gli animali sono strettamente correlati a fenomeni di pericolosità sociale”.