Assemini, “860 euro a testa per far risollevare 350 imprese dalla crisi del Coronavirus”

Dopo le proteste di decine di commercianti e artigiani, l’amministrazione guidata dalla sindaca Licheri annuncia una serie di contributi: “Trecentoquarantanove imprese coinvolte, pagheremo anche un mese di affitto a 144 lavoratori, 842 euro in media a testa”


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I commercianti e gli artigiani ancora chiusi, dopo due mesi dall’inizio del lockdown nazionale (già terminato da una settimana) legato al Coronavirus, protestano e chiedono un aiuto all’amministrazione comunale e, dopo qualche ora, arrivano tutti i dati completi della “manovra economica” pensata dalla Giunta guidata dalla sindaca Sabrina Licheri. Ecco, nel dettaglio, tutti i contributi che, presto, dovrebbero finire nelle tasche di tanti imprenditori stremati dal blocco delle attività: “Non è stato piacevole sentire molte situazioni difficili, ma è stato importante per noi. Ringraziamo chi con spirito costruttivo ha partecipato. Ci siamo impegnati a costituire un “comitato” per mantenere un contatto diretto con le nostre imprese”, afferma la Licheri, in un post pubblico su Facebook. “In soli 20 giorni, a tempo di record domani sarà approvato l’elenco dei beneficiari e in settimana partiranno le procedure per i pagamenti. La somma totale è di circa 421500 euro sulle due linee di intervento”.

“Sulla linea 1 del ‘contributo alla ripresa’, una tantum, erogheremo 860 euro ad impresa a 349 imprese. Sulla linea 2 ‘contributo affitti’, erogheremo l’equivalente di una mensilità di affitto, sulla base del canone dichiarato in domanda. In media daremo 842 euro circa per impresa. Le imprese beneficiarie sono 144. Ringraziamo per l’impegno tutti i dipendenti del Comune di Assemini che sono impegnati per ridurre il più possibile i tempi e venire incontro alle esigenze delle aziende: ufficio Suape e attività produttive, Urbanistica, Servizi finanziari e servizi generali protocollo”. Per il vice sindaco Gianluca Mandas si tratta di essere passati “dalle parole ai fatti. Abbiamo ascoltato le vostre difficoltà e preoccupazioni e abbiamo cercato di dare risposte ai tanti dubbi. È stato un significativo momento di incontro e vicinanza reciproca. Per questo vi ringrazio. A tutte le nostre partite Iva, il nostro più caloroso in bocca al lupo”.


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