A Serdiana gli animali fanno ufficialmente parte della comunità: approvato il regolamento ieri in consiglio per i diritti di tutte le specie viventi che valorizza la tradizione e la cultura animalista della città e incoraggia le forme espressive che attengono al rispetto e alla difesa degli animali.
Federica Follesa, già assessore alle politiche sociali, avrà la delega del benessere animale “proprio perché anche gli animali sono a pieno titolo componenti della comunità e fondamentali a livello sociale” spiega il sindaco Maurizio Cuccu. E nessuna specie è esclusa o discriminata: spazio anche a uccellini e pesci, gabbie e acquari dovranno contenere forme e misure adeguate altrimenti scatteranno le sanzioni per i proprietari incuranti delle nuove norme. E quando Fido, Fuffi e amici passeranno a miglior vita, potranno dimorare eternamente nei terreni di proprietà privata in base alle indicazioni della Asl (per evitare eventuali possibili infezioni a persone o altri esemplari) e saranno ben accetti interventi e progetti per la realizzazione di cimiteri riservati esclusivamente agli animali.
Pratiche e norme messe nero su bianco quelle che ora diventano un regolamento ufficiale che il Comune ha approvato e adottato per la tutela, la difesa dei diritti degli animali. “Riconosce alle specie animali non umane il diritto ad un’esistenza compatibile con le proprie caratteristiche biologiche e, nell’ambito dei principi e indirizzi fissati dalle leggi, promuove la cura e la presenza nel proprio territorio degli animali, quale elemento integrante dell’ambiente” si legge nel documento approvato, forse l’unico così completo e preciso in tutta l’Isola.
Un programma che favorisce la promozione nel sistema educativo del rispetto degli animali e il principio della corretta convivenza uomo animale, valorizza la tradizione e la cultura animalista della città e incoraggia le forme espressive che attengono al rispetto e alla difesa degli animali. Promuove politiche e iniziative volte a contenere o evitare la procreazione indesiderata degli animali, anche se detenuti dai privati prestando particolare attenzione alle fasce di cittadini con disagio economico.
Non solo: “Ci si propone di condannare e perseguire gli atti di crudeltà, maltrattamento e abbandono degli animali”. Sanzioni salate, in poche parole, per chi non rispetta gli animali. Chiunque detenga un animale dovrà averne cura, rispettare le norme dettate per la sua tutela, curarne il benessere fisico ed etologico.
Dovrà garantire spazi di custodia adeguati e dotati di idonea protezione dal sole e dagli agenti atmosferici, con spazi sufficienti a consentire una corretta deambulazione, e garantire un igienico smaltimento delle deiezioni.
I proprietari di cani hanno l’obbligo di denunciare la nascita di cucciolate all’Unità Funzionale di Sanità Pubblica Veterinaria della ASL entro quindici giorni dall’evento. I detentori devono
denunciare il furto, la scomparsa o la morte di un animale, entro le 24 ore successive l’evento,
anche qualora si verifichi nel periodo antecedente alle operazioni di iscrizione all’anagrafe canina e di identificazione.
E ancora: si considera maltrattamento tenere gli animali in spazi angusti e/o privi dell’acqua e del cibo necessario o sottoporli a rigori climatici tali da
nuocere alla loro salute; in isolamento e/o in condizioni d’impossibile controllo quotidiano del loro stato di salute o privarli dei necessari contatti sociali tipici della loro specie; in terrazze o balconi per più di otto ore giornaliere, isolarli in rimesse o cantine oppure segregarli in contenitori o scatole, anche se poste all’interno dell’appartamento.
In gabbia, ad eccezione degli uccelli e dei piccoli roditori, e nei casi di casi di trasporto e di ricovero per cure; addestrare animali ricorrendo a violenze, percosse o costrizione fisica in ambienti inadatti (angusti o poveri di stimoli) che impediscono loro di manifestare i comportamenti tipici della
specie; trasportare o detenere animali, per qualsiasi periodo di tempo, chiusi nei cofani posteriori delle auto privi di ricambio d’aria o in condizioni e con mezzi tali da procurare loro sofferenza, ferite o danni fisici anche temporanei. Gli appositi contenitori dovranno consentire la stazione
eretta, ovvero la possibilità di sdraiarsi e rigirarsi.
Tempi duri, insomma, per chi reputa la supremazia dell’uomo sugli animali, anche un garante sarà presente nel territorio “animal friendly” a 360°.