A Quartu musica vietata dopo le 24, l’ira dei gestori dei chioschi: “Addio clienti, chiuderemo alle venti”

Il silenziatore, imposto tutto l’anno dal sindaco Milia, con la finestra dell’1 di notte solo i venerdì e sabato, scontenta i lavoratori del Poetto. Gianni Murru dell’Altamarea: “Il mio è un sottofondo per chi vuole cenare, sbagliato paragonarmi a una discoteca”. Stefano Versace del Colibrì: “I giovani scapperanno a Villasimius o Tortolì. In 3 mesi speriamo di farci qualche soldino, vuol dire che dovrò rinunciare a dare lavoro, ogni sera, a trenta persone”


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Stop alla musica alle ventiquattro tutto l’anno, una finestra sino all’1 il venerdì e il sabato ma solo nei mesi estivi. La decisione stringente della Giunta Milia, approvata anche dal Consiglio, non piace ai titolari di stabilimenti, chioschi e locali del lungomare. La regola del silenziatore vale anche per il centro, ma con l’estate alle porte sembra impossibile programmare serate sino a mezzanotte. E allora è meglio chiudere. Gianni Murru dell’Altamarea è chiarissimo: “Sbagliato paragonarmi a un chiosco che organizza serate in stile discoteca, sono solo tre in tutto il lungomare. Poi ci siamo noi, che abbiamo bisogno di garantire un sottofondo musicale ai clienti all’ora di cena, che in estate si protrae sino a tardi. Così faccio prima a non aprire dopo le venti perchè, tanto, non verranno clienti. La decisione del sindaco Milia è giustissima per quanto riguarda la lotta alla malamovida, ma così ci passiamo tutti indistintamente, anche chi offre servizi che non portano a caos o assembramenti folli. Una soluzione potrebbe essere, per chi ha uno stabilimento balneare, una deroga sino almeno alle tre di notte”. Difficile che accada, ma chiedere non costa nulla.

Molto arrabbiato e deluso Stefano Versace, titolare del Colibrì: “Il Poetto di Quartu è una realtà che lavora tre mesi all’anno, in quel periodo breve speriamo di fare un po’ di soldini garantendo un servizio e lavoro, nel mio caso 30 assunzioni con il turno serale e notturno. Mi dovrò limitare a fare la serata, se così si potrà chiamare, del sabato, gli altri sei giorni della settimana chiuderò alle venti”, afferma. “Certo, giovani e turisti andranno a Villasimius o Tortolì a divertirsi, e questo è un danno per Quartu. Di sicuro rispetterò le regole, purtroppo il mio locale tante volte è stato colpito con multe e chiusure, e non posso più permettermelo”. Dal canto suo, Graziano Milia non arretra di un millimetro. Resta comunque la possibilità, se tutti rispetteranno le regole, di concedere la chiusura alla 3 di notte nei giorni clou a ridosso di Ferragosto, incluso lo stesso 15 agosto.


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