Cadavere carbonizzato sulla 554, è di Luca Congera? “La verità entro il weekend”

Il corpo rinvenuto a Su Pezzu Mannu non ha ancora un nome. Ma ci sono novità, come comunica l’avvocato Gianfranco Piscitelli: i parenti di Congera “hanno depositato copia degli esami radiologici effettuati dal congiunto. Per la fine della settimana si potrebbe avere la comparazione del Dna del cadavere con quello della madre e del figlio di Gianluca”


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di Paolo Rapeanu

Sono giorni di attesa: il cadavere – con la testa staccata dal resto del corpo – ritrovato venerdì scorso sulla 554, a Su Pezzu Mannu, da alcuni volontari impegnati nello spegnimento di un rogo, potrebbe essere quello di Luca Congera, il 50enne scomparso da Quartu Sant’Elena qualche mese fa. La certezza non c’è ancora, e la prudenza deve essere massima: e una risposta definitiva arriverà, molto probabilmente, entro il weekend, grazie al Dna. A comunicarlo è l’avvocato Gianfranco Piscitelli, legale della madre e delle sorelle di Congera. Proprio loro “hanno depositato copia di esami radiologici effettuati dal congiunto. È stato anche fatto rilevare che Gianluca aveva avuto per quasi un anno una gamba ingessata per facilitare le ispezioni medico legali in corso”, avvisa Piscitelli.

“Si stima che per la fine della settimana si dovrebbe riuscire ad avere la comparazione del Dna del cadavere rinvenuto con quello della madre e del figlio di Gianluca”. È già un fatto noto che l’avvocato Piscitelli è pronto a chiedere ufficialmente la riapertura del caso per omicidio: “Se si appurerà che si trattasi proprio di Congera si aprirà la strada a tanti interrogativi che dovranno avere risposte certe”.


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