Il comitato Gettiamo Le Basi: “Accuse infamanti contro Marco Diana”

Il comitato a difesa dell’ex maresciallo Diana denunciato per truffa e vilipendio nei confronti dello stato:” Gli auguriamo di uscire a testa alta da questa accuse infamanti, si ripete copione nei confronti di chi ha avuto il coraggio di esporsi.


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La vicenda di Marco Diana pare un arrangiamento del copione usato con insuccesso contro Salvatore Pilloni, padre di un militare colpito anche lui dalla Sindrome Golfo Balcani, o contro le famiglie di Valery Melis e Salvatore Vacca. Auguriamo a Marco Diana di uscire a testa alta dalle accuse infamanti, così come è avvenuto nel caso di Pilloni, assolto, e nei casi di Melis e Vacca, dove ad essere stato condannato per la morte dei due commilitoni, è stato il ministero della Difesa.

Marco Diana e Salvatore Pilloni hanno denunciato pubblicamente, con fermezza e continuità, la connessione patologie-veleni di guerra, da oltre un decennio sono una spina nel fianco dei poteri forti ostinati a negare l’evidenza della strage. Due casi di “truffatori”, rapportati al ridottissimo numero di militari e famiglie di militari che hanno avuto il coraggio di esporsi in prima persona e hanno avuto la forza di non farsi tacitare, appaiono decisamente troppi.

Non dimentichiamo gli attacchi dei vertici militari – verbali, anche in diretta TV, mai formalizzate – alla famiglia Melis, accusata di strumentalizzare allo scopo di “succhiare soldi all’Esercito” la morte del figlio Valery, diventato in Sardegna il simbolo della lotta contro le armi all’uranio.

Non dimentichiamo neanche i tentativi di screditare la madre del caporalmaggiore Salvatore Vacca di Nuxis, attribuendo a vaneggiamenti, frutto del dolore per la morte del figlio ucciso dalla leucemia, l’ostinazione a indicare l’agente killer: l’uranio usato nei teatri di guerra dei Balcani.


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