Villacidro: vandalizzata la panchina rossa e rubata la targa

Il sindaco Federico Sollai: “Non permetteremo mai che i vandali distruggano i simboli della nostra comunità civile e della nostra determinazione a contrastare ogni forma di violenza”.


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Riposizionata, a tempo di record, dal Comune: “La panchina rossa rappresenta anche un messaggio di solidarietà e sostegno a tutte le donne che hanno e che ancora subiscono violenze. Continueremo a difendere con forza i nostri valori, “perché la violenza non è mai amore, insieme si può. Ricordiamo a tutti che insieme possiamo fare la differenza. Non ci arrenderemo mai”. Un atto vandalico contro la comunità e la lotta che ogni amministrazione porta avanti per sensibilizzare nei confronti della violenza di genere: troppi i casi di donne maltrattate, ma anche episodi di bullismo, di aggressioni, di violenza in generale. Tra le campagne messe in atto, la più rappresentativa e simbolica è quella della panchina colorata di rosso, come il sangue versato dalle povere vittime cadute per colpa di mani crudeli e spiegate. La notte tra il 20 e il 21 marzo è stata vandalizzata proprio la seduta rossa, “è stata staccata e rubata la targa della panchina che abbiamo realizzato in occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.

Quello che è accaduto ci ferisce molto perché dietro c’è l’impegno di chi ha lavorato giorno e notte, anche con la pioggia, per riuscire a creare quel murale e quella panchina. La Consulta Giovanile è formata da membri volontari, che non ricevono un compenso per la loro partecipazione e decidono di dedicare parte del loro tempo per mettersi al servizio dei giovani e di tutta la comunità. Abbiamo svolto questo lavoro con la profonda convinzione di fare qualcosa di utile al presente e al futuro.

Siamo amareggiati da questo gesto perché va contro il simbolo di una battaglia che ancora oggi stiamo portando avanti. Tutto ciò dimostra quanta strada ci sia ancora da fare: continueremo a proporre degli eventi volti a sensibilizzare tutti i cittadini al rispetto reciproco, al rispetto dell’ambiente e dei beni che appartengono al nostro paese” aveva comunicato la consulta.

Anche una richiesta, “se fosse possibile, all’autore o agli autori del gesto di riportare la targa sulla panchina, così da poterla incollare nuovamente al suo posto”. Appello inascoltato però: la targa è stata acquistata dal Comune che ha provveduto a ricollocarla dove era stata posizionata come dimostrazione che le istituzioni ci sono, sono presenti, e che devono prevalere su chi tenta di fermare le buone azioni.


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