Al Brotzu, il più grande ospedale sardo in crisi, tra infermieri e Oss sotto stress, pazienti costretti a lunghissime attese e, solo nelle ultime settimane, 3 inchieste aperte dalla Procura su altrettante morti avvenute, in un caso, dentro l’ospedale, scorrono i veleni tra i sindacati che non hanno aderito allo sciopero e quelli che hanno deciso, domani, di incrociare le braccia peer 24 ore. Dopo il comunicato stampa di Uil, Cgil e Fials, “c’è una preintesa con la direzione per le progressioni dei lavoratori”, cioè l’aumento di fascia, e conseguentemente di soldi, “per il 50% dei lavoratori che non erano ancora rientrati”, arriva la risposta di Nursing Up, Nursind, Usb, Fsi e Cisna. “A poche ore dallo sciopero generale del personale del comparto sanità dell’Arnas Brotzu per la giornata di domani è apparso su diversi media il comunicato dei sindacati non aderenti allo sciopero che millantano di aver sottoscritto con la direzione generale del Brotzu una preintesa che dovrebbe portare felicità e benessere al personale sanitario del Brotzu”.
Per chi ha organizzato lo sciopero non ci sarebbe “alcun riscontro di convocazioni, verbali o accordi sottoscritti inerenti la preintesa. Siamo coscienti del fatto che i sindacati che non hanno aderito allo sciopero generale del Brotzu siano in grave difficoltà e non sappiano come giustificarsi agli occhi dei lavoratori. Riteniamo cosa grave promettere illusioni per smorzare l’adesione allo sciopero da noi proclamato”.










