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Ha scelto di non presentarsi negli uffici della Procura, l’ex consigliere regionale Carlo Sanjust, durante l’interrogatorio (previsto per questa mattina, in Tribunale), dinnanzi al p.m. Marco Cocco, nell’ambito del secondo filone di inchiesta aperto a suo carico, che lo vede sotto accusa per tentata truffa al suo partito, il Pdl. Secondo gli inquirenti, dovrà chiarire come mai la sua associazione sia finita al centro di “convegni fantasma e fatture false”: l’associazione si chiama “Idealmente”, ha sede in via Mameli e il presidente è proprio Sanjust, peccato però che si parli di convegni mai svolti. L’accusa del pubblico ministero è chiara: fatture false per intascarsi lui i soldi del partito, quasi 10mila euro di spese in realtà mai sostenute. Sanjust (assistito dagli avvocati Carlo Amat e Francesco Marongiu) è già stato condannato a tre anni di reclusione per peculato nell’altra inchiesta giudiziaria, che lo vedeva invece coinvolto per i fondi pubblici utilizzati per il suo lussuoso matrimonio alla Passeggiata coperta del Bastione.