C’era una volta l’autostop. Pollice in bella evidenza per cercare un passaggio e raggiungere una determinata la località. Ora le cose sono cambiate e i viaggiatori hanno adottato un nuovo sistema di fare autostop tramite specifici siti web. È questa la nuova strada scelta da tante persone per risparmiare sui viaggi. L’autostop, molto diffuso (in particolare tra i giovani) negli anni settanta da chi non poteva permettersi un’auto, intorno agli anni novanta è diventato illegale. Ora però è tornato di moda: il passaggio però non si chiede più alzando il pollice, ma cliccando con il mouse sugli appositi portali di car sharing, che permettono di richiedere un “autostop virtuale” indicando partenza ed arrivo agli utenti della rete. Grazie a Google maps il sistema mette insieme domanda e offerta, anche per percorsi parziali, creando il contatto tra gli utenti. Ormai su internet si trova di tutto e non ci si sorprende più di tanto alla notizia che anche l’autostop adesso si sia trasferito dalla strada al computer, grazie a questi siti internet detti di “autostop organizzato”, sui quali si possono organizzare i viaggi in un modo simile all’autostop di strada. In questi portali, infatti, col servizio di car pooling è possibile sia segnalare che si ha intenzione di intraprendere un viaggio e si hanno posti liberi in macchina, oppure che si cerca un passaggio per andare in una determinata destinazione. L’autostop online denota una forte crescita nel numero degli utilizzatori, ciò è dovuto soprattutto all’incremento repentino del costo del carburante e dei costi accessori delle autovetture private.
Questi i principali siti web che offrono il servizio di autostop-online:
http://www.roadsharing.com/it/
http://www.autostop.it/
http://www.hitchhikers.org/
http://www.blablacar.it/
http://www.drive2day.it/
http://www.carpooling.it/
http://compartir.org/