Omicidio di Manuel Careddu, chiesta la conferma della pena per i due ex minorenni: 16 anni

Il giovane è stato ucciso a badilate a settembre 2018 vicino al lago Omodeo. Confermata la richiesta in appello per i due giovanissimi coinvolti nel delitto, oggi maggiorenni


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Sedici anni perché ritenuti coinvolti nel delitto, avvenuto a settembre 2018, di Manuel Careddu. Viene confermata, anche in secondo grado, la richiesta della pena per il 18enne e il 19enne, all’epoca del fatto ancora minorenni. La procura, nei fatti, ha confermato la pena chiesta durante il primo grado. Oltre due ore di udienza per un delitto tanto brutale quanto assurdo: stando all’accusa, infatti, Careddu sarebbe stato ucciso per un debito di droga. Gli avvocati difensori dei due ragazzi, Gianfranco Frongia e Giancarlo Siuni, hanno cercato di ridimensionare le responsabilità dei loro assistiti puntando sull’assenza di premeditazione, ma inutilmente. Alla fine, i giudici della sezione minorile della Corte d’appello hanno fissato la data del 12 marzo prossimo per eventuali repliche e, soprattutto, per la sentenza.

 

 

 

 

Presenti in aula, oltre agli imputati, la madre di Manuel Careddu, Fabiola Balardi con l’avvocato Luciano Rubattu e il padre Corrado Careddu con gli avvocati Gianfrancesco Piscitelli ed Elisabetta Magrini. Appena uscito dal tribunale, Piscitelli afferma che “la sentenza di primo grado rispecchia perfettamente un solido piano accusatorio che a mio avviso non lascia spazio a sconti di pena. Le argomentazioni delle difese non sono condivisibili ed appaiono poco convincenti”.


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