Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
Una fresca città che conserva, però tradizioni e usanze del passato come i piccoli borgi dell’entroterra sarda: un aspetto che piace assai e una formula ben collaudata quella di riproporre scorci del tempo lontano, ben diverso da quello odierno che impone ritmi frenetici e tecnologie all’avanguardia. “Prima” no, non era così: stalle e buoi quasi in ogni cortile pavimentato con le pietre dei fiumi, le botti, che oggi sono dei cimeli, servivano per contenere il vino, frutto della vendemmia e della preparazione artigianale fatta in casa. Questo e tanto altro è ancora custodito come se fossero gioielli all’interno delle case storiche che aprono i loro cortili al fine di immergere i visitatori in un percorso che riporterà alle tradizioni culturali, enogastronomiche e folkloristiche di una delle città più importanti di tutto l’hinterland cagliaritano.
All’interno dei cortili verranno rappresentati mestieri tradizionali, le strade adiacenti alle case, che sono situate per la maggior parte nella zona storica della comunità, invece, saranno animate da sfilate di maschere tradizionali, esibizioni di cori e di gruppi in costume, spettacoli folkloristici di balli e canti popolari.
Novità di quest’anno sono gli eventi che si svolgeranno durante manifestazione del fine settimana per accogliere la cittadinanza all’apertura delle case. Non solo: le scuole saranno impegnate in laboratori sui giochi antichi e la lavorazione del latte, nell’ambito di Progetu luegus”, che si terranno presso la casa della Cultura, come la rappresentazione teatrale della Filodrammatica Lasalliana venerdì alle 20,30 e “I racconti di vigna e di terra” di Gianluca Medas, sabato alle 11.
La finalità di questa manifestazione, gestita dall’Associazione Enti locali per le attività Culturali e di Spettacolo, con il contributo della Fondazione di Sardegna, è che le vecchie case tradizionali con i loro cortili aperti ai visitatori siano di promozione alla valorizzazione dei centri storici e che si possa mostrare la struttura architettonica, le abitudini passate e le ricchezze artigianali del luogo, oltre che il lavoro manuale degli artigiani e la produzione vinicola spesso a livello familiare.
“L’amministrazione comunale di Monserrato ripropone, dopo gli anni di interruzione, la grande manifestazione Portalis Obertus” spiega il Sindaco Tomaso Locci. “Venite a trovarci per un fine settimana ricco di eventi.”
L’Assessora alla Cultura, lingua sarda e tradizioni Emanuela Stara: ”L’organizzazione di questo evento ha stimolato la mia curiosità sulla vita passata della nostra città, fulcro di tradizioni folkloristiche, musicali, artigianali e soprattutto enogastronomiche. Aprire i tradizionali portali significa aprire le porte alla cultura e alle tradizioni di Monserrato e questa manifestazione è artefice della loro riscoperta che produce un effetto moltiplicatore nel tempo dell’aspetto culturale e dell’identità della comunità stessa
Per questo l’amministrazione ha deciso di organizzare delle attività propedeutiche con gli alunni e le associazioni di Monserrato”.