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di Vanessa Usai
Il sindaco dimissionario di Monserrato trova il tempo di convocare la Giunta per dare il benservito alla segretaria comunale, Anna Maria Pischedda, ma non per convocare il Consiglio affinché dia l’ok a una domanda di bando che potrebbe regalare alla cittadina 2 milioni di euro, da destinare alla riqualificazione urbana. E’ l’accusa mossa a Tomaso Locci dal consigliere dell’opposizione Andrea Zucca, che già in precedenza aveva puntato il dito contro l’amministrazione comunale per l’inerzia di fronte a qualunque partecipazione attiva a bandi per ottenere finanziamenti.
Secondo Zucca, la segretaria comunale sarebbe stata ‘epurata’ perché avrebbe svolto un lavoro “super partes e non come cagnolino del sindaco”. “E’ gravissimo – afferma il consigliere – che il sindaco, al momento dimissionario, anziché svolgere attività ordinaria, come prevede la legge, si sia permesso di deliberare un atto straordinario, ed è ancora più grave che rimuova una dipendente solo perché non si è dimostrata a sua disposizione”, e questo nonostante la segretaria comunale abbia dimostrato serietà e professionalità durante tutto il mandato finora eseguito. “Ritengo che la sua rimozione sia da considerare un pesante attacco alla democrazia e alla legalità, vista la funzione di garanzia giuridico-amministrativa che il segretario comunale deve svolgere”, attacca Zucca.
Il consigliere ricorda tuttavia che la Regione ha concesso una proroga della scadenza del bando per la valorizzazione delle periferie, slittata al 27 aprile, un’ultima chance da non perdere: “Se non fosse convocato il Consiglio – conclude Zucca – sarebbe l’ennesima volta in cui Comune di Monserrato si lascia sfuggire risorse importanti, come del resto è successo negli ultimi 20 mesi di amministrazione Locci”.
Intanto il sindaco annuncia un intervento pubblico per spiegare lo stato della crisi in atto nell’amministrazione e le conseguenze future. L’incontro si svolgerà venerdì 20 aprile, alle ore 17,30, nei giardinetti di Monserrato.