Monserrato, 19 Monumenti Aperti nel weekend: in vetrina le bellezze del paese

Sabato 19 domenica 20 maggio Monserrato partecipa per il terzo anno a Monumenti Aperti e apre 19 monumenti del suo patrimonio artistico-culturale. Di questi, undici saranno presidiati da associazioni e scuole ed altri otto, illustrati da pannelli con spiegazioni e fotografie e da volontari, presso l’infopoint, situato nei Giardinetti di Via del Redentore.


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Sabato 19 domenica 20 maggio Monserrato partecipa per il terzo anno a Monumenti Aperti e apre 19 monumenti del suo patrimonio artistico-culturale. Di questi, undici saranno presidiati da associazioni e scuole ed altri otto, illustrati da pannelli con spiegazioni e fotografie e da volontari, presso l’infopoint, situato nei Giardinetti di Via del Redentore.

Monumenti Aperti, coordinata da Imago Mundi Onlus, per questa sua XXII edizione ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica che si affianca al patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del MIBACT, dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO, del Consiglio Regionale, della Presidenza della Giunta.

La manifestazione è inoltre candidata al Premio dell’Unione Europea per il Patrimonio Culturale – Europa Nostra awards 2018.

Monserrato apre nelle giornate di sabato 19 e domenica 20 maggio, grazie alla volontà dell’amministrazione comunale e all’entusiasmo dei volontari, 19 monumenti. Nello stesso fine settimana Monumenti Aperti in Sardegna si svolge anche a Cuglieri, Lunamatrona, Pabillonis, Quartu Sant’Elena, Serdiana, Thiesi, Tortolì-Arbatax, Villanovafranca e Villasimius.

Il Sindaco Tomaso Antonio Locci considera Monumenti Aperti uno degli eventi più importanti dell’anno che torna a Monserrato dopo diverso tempo e rappresenta una grande occasione per valorizzare i beni artistici, culturali, culinari e tradizionali della nostra cittadina oltre ad essere un passo importante per la realizzazione di un itinerario turistico, che, nel tempo, potrà essere integrato e perfezionato. Inoltre l’Assessora alla Pubblica Istruzione Emanuela Stara, incaricata dal Sindaco, per l’organizzazione della manifestazione, sottolinea come le scuole unitamente alle associazioni culturali cittadine saranno le protagoniste della gestione dei beni culturali e accoglieranno i visitatori, dando loro le notizie più importanti e caratterizzanti dei monumenti più significativi della città. Le associazioni e gli alunni locali presenteranno alcuni eventi presso i siti storici di Monserrato con rappresentazioni artistiche e mostre valorizzando, così, l’aspetto storico culturale del monumento.

Nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, nel cui calendario Monumenti Aperti è inserita, la decisione di scegliere come tema Cultura – Patrimonio Comune è motivata dal considerare il nostro patrimonio artistico come memoria, e come valorizzazione della diversità. Per questo, si è deciso di segnalare, per ogni comune un sito che sia testimonianza del nostro passato, ma con uno sguardo volto verso il futuro.

Icona, nella brochure, il Ponte Strallato dedicato ad Emanuela Loi, come simbolo di Monserrato, opera architettonica moderna, visibile dal lontano e che proietta Monserrato verso l’esterno e verso il futuro.

I MONUMENTI. Sono visitabili 3 chiese: la Chiesa di Sant’Ambrogio, edificata in stile tardo gotico catalano, la Chiesa di Santa Maria Vergine e la Chiesa di San Valeriano che ospita il simulacro e il cocchio di San Lorenzo

Alcuni edifici legati alla vita civile del comune di Monserrato come la Scuola Monumento ai caduti: dopo la I guerra mondiale, il Comune di Monserrato voleva erigere un monumento ai caduti del paese, ma la signora Maria Teresa Piludu Nonnoi, segretaria del fascio femminile e membro dell’Azione Cattolica, propone di sostituire il solito monumento con un’opera che non solo onori i caduti, ma li ricordi a tutti i futuri cittadini di Monserrato: un asilo per i più piccini e un oratorio per le ragazze; la Sala Consiliare del Municipio le cui pareti sono adornate dai dipinti di Cesare Cabras; la Colonna del Redentore, che fu inaugurata il 1 settembre 1907 e segna l’estremo confine a nord del paese e la Casa della Cultura.

Il Laboratorio di Gianni Argiolas, un studio d’arte e una scuola di grafica e pittura in una tipica casa campidanese monserratina; e infine due case tipiche sarde ed il Museo Sardo di Antropologia ed Etnografia, che si trova alla Cittadella Universitaria Monserrato sulla SS 554.

EVENTI SPECIALI. Sono state organizzate numerose iniziative speciali realizzate grazie alle associazioni presenti sul territorio, per rendere ancora più gradevole le due giornate di Monumenti Aperti: ai Giardinetti di Via del Redentore e all’interno dei monumenti, mostre, concerti, reading, spettacoli e performance teatrali

Il comune di Monserrato aderisce a Gusta la città con attività ricettive e di ristorazione che aprono nelle giornate di Monumenti Aperti affinché la partecipazione alla Manifestazione sia più piacevole e godibile e con menù dedicati tipici della tradizione locale.

INFORMAZIONI. I monumenti saranno visitabili gratuitamente, il pomeriggio di sabato dalle ore 16.00 alle ore 20,00 e la domenica dalle ore 10.00 alle ore 20,00.

Il programma completo e tutte le informazioni sui monumenti e sulle varie iniziative che arricchiscono la manifestazione si trovano nelle cartine/ pieghevoli in distribuzione nei vari siti.

Un Info Point, è allestito presso i giardinetti di Via del Redentore in prossimità del mercato.

IL TEMA. Cultura – Patrimonio Comune – L’Unione Europea ha designato il 2018 Anno Europeo del Patrimonio Culturale. Nella riflessione sul Patrimonio, assume un valore centrale il concetto di diversità, che determina il panorama ricco e variegato dei nostri paesi, delle nostre città, dei nostri paesaggi naturali e antropizzati. All’interno di questo orizzonte, Monumenti Aperti costituisce oggi un valore aggiunto, con una prospettiva che nella storia della Sardegna, nel suo patrimonio materiale e immateriale, mette l’accento sull’identità come luogo di intersezione di civiltà, come mescolanza di lingue e tradizioni. Patrimonio e identità, dunque, concepiti come continuamente aperti nel passato, nel presente e nel futuro alle contaminazioni da cui derivano opportunità e possibilità di sviluppo. Quel patrimonio materiale e immateriale, che Monumenti Aperti ha raccontato negli ultimi vent’anni e che può essere ri-raccontato in prospettiva rinnovata per contribuire a cambiare il modo in cui le persone guardano a sé stesse e agli altri, per rafforzare l’idea di inclusione e rendere esplicita la diversità nella storia passata, educando alla convivenza pacifica come risultato di un impegno rivolto all’accoglienza e alla comprensione reciproca.


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