Guasila, donna si tuffa in un canale ma prima chiama i carabinieri: salvata insieme al padre

Un gesto dettato dalla follia, quello compiuto da una mamma di Guasila che, dopo essere arrivata nelle campagne del paese, ha chiamato il 112 e si è tuffata in un canale: sul posto è arrivato il padre per soccorrerla ma è finito anche lui nelle acque gelide. Sono stati entrambi salvati dai carabinieri


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Donna salvata dai carabinieri e Vigili del Fuoco, si era gettata di notte in un canale ma è stata tenuta al telefono dai carabinieri che hanno impedito che perdesse i sensi e annegasse per poi riuscire a trovala e salvarla. È  stata ricoverata a Cagliari con un principio di ipotermia insieme al padre che aveva tentato di aiutarla.  Si è conclusa positivamente questa mattina all’alba una brutta vicenda accaduta  stanotte a Guasila. Una giovane in stato di agitazione intorno alle 5 del mattino è uscita di casa, ha salutato i due figli piccoli e si è recata in campagna. Si è poi tuffata in un canale profondo e colmo d’acqua per le ultime piogge, ma poco prima ha chiamato il 112 e ha chiesto aiuto ai carabinieri. Gli operatori delle centrali operative di Cagliari e Sanluri sono riusciti a comprendere la gravità della situazione ed a tenerla al telefono. individuando la zona e chiamando i soccorsi. I militari hanno contemporaneamente rintracciato il padre che è subito arrivato in località “Riu Arai” e ha trovato l’auto della figlia.
Da lì ha guidato nella notte l’arrivo di carabinieri e Vigili del Fuoco. L’uomo ha tentato di aiutare la figlia ma è caduto nel canale e i due sono rimasti bloccati nelle acque gelide, per fortuna riuscendo a mantenere attive le comunicazioni con i militari che al telefono li rincuoravano, cercando di tenerli svegli per non scivolare in profondità, mentre arrivavano i soccorsi. Sono stati poi imbracati e recuperati, con non poche difficoltà date dall’argine ripidissimo. I soccorritori del 118 li hanno trasportati con urgenza al Brotzu: non sono in pericolo di vita.


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