Una Fiera Campionaria che cade letteralmente a pezzi, ma non lo si è scoperto dall’oggi al domani: la notizia dei malumori interni che aleggiavano da tempo e soprattutto sulla sua “cattiva salute” era già nell’aria da parecchio tempo. Risultato? Quest’anno la tradizionale iniziativa annuale che riuniva centinaia di standisti, pubblico e lavoratori, non si farà: questo aspetto è tutto nero su bianco sulla carta, come annunciato in esclusiva ieri dal nostro giornale, i Riformatori Sardi per primi con il deputato sardo Pierpaolo Vargiu che abbozzava i dubbi di un sipario già calato da tempo sui 12 ettari di viale Diaz, poi la conferma ufficiale per voce del presidente della Camera di Commercio di Cagliari, Maurizio De Pascale. E sui dipendenti dell’Ente Fiera? Che ne sarà di loro, tra tecnici, amministrativi e operai del settore tecnico?
Nessuno stupore per Alberto Bertolotti, ConfCommercio Cagliari: “La nostra organizzazione è stata la prima a pensarla così – evidenzia – ci esprimemmo pubblicamente in tal senso già dall’aprile 2015, la fiera campionaria è un modello obsoleto che non risponde più ad alcuna necessità economica. Il tipo di manifestazioni fieristiche va ripensato ma soprattutto va rivisto il ruolo dell’ente che la sovraintende ed il futuro in termini urbanistici dell’intero quartiere fieristico. Futuro che – avverte Alberto Bertolotti – va affrontato con il coinvolgimento di Regione e città metropolitana. Il ruolo dell’ente può essere rilanciato innanzitutto affiancando all’attuale Cda una funzione tecnica connotata da super professionalità e che si affacci su orizzonti internazionali. Sono quindi personalmente d’accordo col presidente De Pascale al quale però suggerisco di aprire urgentemente una discussione in seno al consiglio Camerale”.










