“La struttura di via Trentino è stata costruita negli anni ’60 e non ha mai ricevuto nessun tipo di manutenzione, ci vivono 200 studenti. La mensa è troppo piccola se la si rapporta ai tanti universitari che la frequentano. Dalla Regione sono arrivati 20 milioni, è il Fondo di coesione sociale 14-20 ed è dedicato a tutte le Case dello studente”. Così Federico Orrù, rappresentante di Unica 2.0 – l’associazione studentesca maggioritaria nel vasto mondo universitario cagliaritano – nel Cda dell’Ersu. I problemi sono noti, le soluzioni?
“Due delle quattro mense, quella di piazza Michelangelo e quella di via Premuda, sono lontane dai vari poli universitari. “L’Ersu sta ragionando sull’ipotesi di allargare quella di via Trentino, serve individuare nuove aree e adibirle a mense, magari qualche struttura comunale o regionale. C’è già stata un’importante interlocuzione con il Comune. In generale, Cagliari è sulla buona strada per diventare a tutti gli effetti una città universitaria”.










