Il modo per cercare di risalire la china e provare ad aumentare i consensi? Nel centrosinistra – sia quello nazionale, sia quello sardo – se lo domandano praticamente tutti. E una ricetta arriva anche da Laura Boldrini, ex presidente della Camera e attuale parlamentare di LeU, sbarca a Cagliari per presentare la proposta di legge dedicata al lavoro femminile. E, con tutti i sondaggi che danno un gradimento per l’attuale Governo legastellato a livelli record, la Boldrini suggerisce una “rivoluzione” in vista dei prossimi appuntamenti elettorali: “I partiti non emozionano più i giovani, i simboli sono abbastanza usurati, non danno più quella speranza di un nuovo modo di vivere e proporre la società”. E allora, che fare? “Una lista unica, in vista delle Europee, senza simboli di partito, e con precedenza alla società civile”.
Pd, LeU, e tutti gli altri loghi dell’attuale centrosinistra, quindi, per la Boldrini sono da mandare in soffitta, almeno a livello di facciata: “Possono restare dietro a dare una mano. Bisogna fare un serio lavoro di cambiamento nel profondo, le prossime elezioni europee sono campali, ci sono due visioni contrapposte del mondo. È importante fare qualcosa di inusuale e di inedito, cercando di coinvolgere tante persone al di fuori degli schemi di partito. Tanti sono delusi”.












