Cagliari, lotta all’alta velocità: strade più strette, strisce rialzate e chicanes

Attraversamenti pedonali rialzati, chicanes, zone 30 e nuova illuminazione. Oltre all’avvio di un piano di prevenzione. Sono alcuni degli interventi che il Comune metterà in atto per ridurre l’incidentalità in città e rendere le strade più sicure


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Attraversamenti pedonali rialzati, chicane, zone 30 e nuova illuminazione. Oltre all’avvio di un piano di prevenzione. Sono alcuni degli interventi che il Comune metterà in atto per ridurre l’incidentalità in città e rendere le strade più sicure.

“Intanto gli incidenti negli ultimi anni son diminuiti”, chiarisce Luisa Anna Marras, assessora alla Mobilità,  “l’appalto sulle manutenzioni ci ha permesso di verificare che in 3 anni abbiamo avuto un calo importante delle spese di assicurazione e dell’incidentalità. L’appalto si è rivelato efficace, anche in termini di prevenzione e ha già dato dei risultati”. Ma sono in programma altri interventi. Il sindaco Zedda ha chiesto agli uffici della Mobilità i punti in cui è necessario sistemare gli attraversamenti pedonali rialzati, richiesti dai cittadini in tante zone della capoluogo. Come ad esempio in via Roma, dove però servirebbe il via libera della Sovrintendenza. In ogni caso tutti gli interventi saranno organizzati sulla base di uno studio più ampio sui flussi del traffico.

“Anche perché gli attraversamenti pedonali rialzati, da soli non da soli risolvono i problemi”, spiega la Marras, “ma vanno accompagnati da altri interventi come ad esempio il restringimento delle carreggiate e l’ampliamento dei marciapiedi oppure la realizzazione di chicanes lungo le strade che obblighino gli automobilisti a rallentare”.

C’è poi il già annunciato intervento sui lampioni cittadini che saranno istituiti con nuovi impianti in via dell’Abbazia, oppure in via Is Maglias nel tratto che va verso viale Merello, dove tanti automobilisti non rispettano i limiti di velocità. In programma anche le zone 30 “dove si potrà camminare in sicurezza e andare in bici in tranquillità anche senza le piste ciclabili”, conclude la Marras. Sì anche ad un piano di prevenzione attraverso un programma di sicurezza e guida responsabile nelle scuole coordinato con polizia municipale, asl, polizia stradale e carabinieri e aci.


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