Volano corvi sopra lo stabilimento “Vesuvius”, della muntinazionale inglese leader mondiale nella produzione e commercializzazione di materiali per l”industria siderurgica con sede ad Assemini che ha annunciato la chiusura entro il 31 dicembre 2016 e il relativo il licenziamento di tutti i 105 lavoratori.
La comunicazione choc secondo quanto ha diffuso in una nota l’agnzia Dire e” arrivata oggi nel corso dell”incontro al ministero dello Sviluppo Economico con i rappresentanti di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil e delle Rsu degli stabilimenti italiani.
La decisione viene giustificata con “la sovraccapacita” produttiva del Gruppo in presenza della ridotta produzione globale di acciaio”, si legge in una nota Filctem. In questo contesto la chiusura degli stabilimenti italiani, ritenuti dai dirigenti del gruppo i meno efficienti e produttivi, viene presentata come “ineluttabile”.
“In realta”- dicono indignati i sindacati come riporta l’agenzia- la multinazionale ha investito nello stabilimento nella Repubblica Ceca, aumentando la capacita” produttiva del gruppo e lasciando indietro proprio gli stabilimenti italiani”. La decisione di chiusura “e” inaccettabile- proseguono i sindacalisti- e in aperta violazione degli impegni presi anche presso il ministero solo lo scorso luglio” e con i quali i responsabili aziendali avevano assicurato la volontà’ di confrontarsi a quel tavolo con sindacati e istituzioni. “Ora la beffa e il danno. Nelle assemblee dei lavoratori gia” convocate verranno decise, da lunedi”, le iniziative di mobilitazione piu” idonee. Nulla- terminano- verra” lasciato intentato per dare un futuro agli stabilimenti e ai lavoratori coinvolti”.










