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“Se lo stato dei luoghi dovesse rimanere ancora invariato accadrebbe che alla prima bomba d’acqua il territorio si allagherebbe arrecando ingenti danni a terreni, colture, case e strade, come già accaduto nelle alluvioni degli anni precedenti”. La discussione sulla questione arriva in consiglio comunale, esposta dalla minoranza, le firme sono di Demontis, Stara e Muscas, sotto il testo di una interrogazione formulata in base alle segnalazioni, e preoccupazioni, dei residenti, i quali hanno ben impresse le immagini del livello delle acque piovane che, in vari punti della città, invadono strade e piazze.
Bisogna ricordare che in presenza di nubifragi violenti e intensi, particolari, niente c’è da fare, allagamenti e disagi, innanzi a un grosso quantitativo di acqua che piomba dal cielo, sono pressoché assicurati, ma ciò non riserva dall’effettuare una buona prevenzione al fine di ridurre, quanto meno, gli effetti della furia della natura. Ecco così che i punti di raccolta dell’acqua possono diventare dei validi strumenti, ovviamente se liberi da impedimenti che non fanno ben defluire l’acqua. Si mette in moto l’occhio vigile e attento dei cittadini, che ben osservano e respingono l’inciviltà di chi abbandona rifiuti e immondizia proprio nei punti di raccolta, ma bacchetta il comune per erbacce e cespugli che spuntano, chiedendo dunque una pulizia dei luoghi messi in evidenza. Preoccupazioni e richieste sono affidate all’opposizione che durante l’ultima seduta hanno esposto: “Considerato l’arrivo della stagione autunnale e con essa le prime piogge, che talvolta si trasformano in vere bombe d’acqua e puntualmente mettono in ginocchio la nostra cittadina, alcuni cittadini, in diverse occasioni, ci hanno fatto presente che nonostante tutto l’Amministrazione comunale nulla ha fatto durante tutta l’estate per evitare che tutto ciò possa accadere creando così ulteriori problemi alla nostra comunità.
Infatti le stesse persone lamentano la mancata e puntuale pulizia delle cunette, delle caditoie e dei canali di raccolta acque piovane sia nel centro abitato che nell’agro.
Giusto per specificare meglio lo stato dei luoghi si puntualizza che proprio nel centro urbano non si è provveduto a pulire le caditoie poiché le stesse si presentano sporche di cartacee, materiali plastici, mozziconi di sigarette, terra ed in alcune anche la crescita di erbacee e piantine. Per quanto concerne invece il territorio extraurbano puntualmente si assiste a cunette e canali di raccolta acque piovane sporchi di spazzatura mai raccolta, erbacce, rovi e arbusti alti non falciati”. Questo il testo letto in aula, la risposta da parte delle istituzioni chiamate in causa non è ancora stata esposta.
Si guarda il cielo e le previsioni meteo, in attesa della pioggia assente da tanto, ma con una giusta dose di preoccupazione: “Se lo stato dei luoghi dovesse rimanere ancora invariato accadrebbe che alla prima bomba d’acqua il territorio si allagherebbe arrecando ingenti danni a terreni, colture, case e strade, come già accaduto nelle alluvioni degli anni precedenti” spiegano Stefano Demontis, Sabrina Stara e Niside Muscas di Fratelli d’Italia.