Assemini e il mistero degli alberi abbattuti: la preoccupazione di un cittadino artista.
Raffaele Secci solleva dubbi sulla gestione del verde urbano e l’abbattimento degli alberi.
La recente segnalazione di Raffaele Secci, pittore all’aria aperta e cittadino di Assemini, ha sollevato un interrogativo che non è passato inosservato in città: a cosa serve il taglio di numerosi alberi che adornano la zona? Secci, noto per la sua passione per la natura e per il suo impegno nell’arte paesaggistica, esprime una preoccupazione che è anche un appello per il futuro verde della sua comunità. ”Le foto parlano chiaro – commenta Secci – venite a vedere di persona nel giardinetto alla fine di via Lussu e vi rendete conto. Non c’è logica apparente in questi tagli. Un motivo può esserci, ma a noi comuni mortali forse non è dato sapere”.
Secci ha messo in luce un dilemma che molti cittadini si stanno ponendo: “Si è fatto tanto per piantare e mantenere questi alberi e ora li si taglia? A che pro?”, si chiede il pittore. La domanda è semplice, ma racchiude un profondo disorientamento. Questi alberi, che per anni sono stati un punto di riferimento nel paesaggio urbano di Assemini, sono stati per molti cittadini una fonte di ombra e bellezza. Il loro abbattimento improvviso non sembra avere una spiegazione immediata, alimentando dubbi e perplessità tra i residenti. Secci, che cammina spesso lungo le vie della città, racconta che sotto quegli alberi passava ogni giorno, apprezzando la frescura che offrivano, specialmente nei mesi più caldi. “Erano ombrosi e belli”, scrive il pittore, descrivendo non solo la funzione pratica di queste piante, ma anche il loro valore estetico e il loro contributo al benessere quotidiano di chi vive e lavora in città.
La sua riflessione si fa più profonda quando accenna a un possibile contrasto tra la botanica e le logiche politiche che potrebbero governare la gestione del verde pubblico. “Forse anche la botanica si sta piegando alla logica della politica”, suggerisce Secci, alimentando il sospetto che le scelte che riguardano il paesaggio urbano siano influenzate da fattori che esulano dalla cura e dalla salute dell’ambiente. La gestione degli spazi verdi nelle città è un tema che tocca profondamente i cittadini. Gli alberi non sono solo elementi decorativi, ma parte integrante dell’ecosistema urbano. Offrono ombra, migliorano la qualità dell’aria, riducono l’inquinamento acustico e creano un ambiente più sano e vivibile. Quando questi vengono abbattuti senza una chiara motivazione, i cittadini hanno il diritto di chiedere spiegazioni.
“L’arte di Raffaele Secci, che spesso prende ispirazione dal paesaggio naturale – dichiara l’antropologa Veronica Matta – ci invita a riflettere non solo sull’estetica, ma sul significato più profondo che le piante rivestono nella vita quotidiana. In un mondo sempre più urbanizzato, è essenziale che il verde venga protetto e preservato come parte fondamentale del nostro patrimonio. Assemini merita di essere una città che non solo cresce in termini di edilizia e sviluppo, ma che custodisce anche la sua identità naturale. Rimanere in ascolto delle esigenze dei cittadini, come quelle espresse da Secci, potrebbe essere un passo importante verso un dialogo più inclusivo e consapevole sulla gestione degli spazi verdi”.
Nel frattempo, i cittadini continuano a chiedersi: “Perché tagliare gli alberi, proprio ora che avevano preso piede?”. Il mistero, forse, merita una risposta più chiara.