Assemini dice “no alle droghe”: Polizia e amministratore nelle scuole, è il piano anti stupefacenti

Assemini mette in campo una nuova iniziativa per sensibilizzare soprattutto gli studenti delle scuole: ha organizzato degli incontri con la polizia locale ed esperti che, tra i banchi di scuola, svolgeranno varie attività di prevenzione rafforzando l’azione per allertare le nuove generazioni su quello che comporta l’abuso di queste sostanze


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Assemini dice “no alle droghe”: polizia locale e amministratori incontrano i ragazzi delle scuole per mettere in atto un azione comune contro gli stupefacenti.
Un fenomeno mai cessato, anzi, in maggior aumento negli ultimi anni: quello delle droghe, soprattutto tra i giovanissimi, viene vissuto come una piaga, un disagio sociale che incide sulle vite, che possono avere anche dei tragici risvolti, dei ragazzi e delle loro famiglie.
Lo sanno bene educatori e psicologi intenti a studiare e a cercare di arginare il fenomeno: scendono in strada, si confrontano con i giovani e osservano il dilagare delle sostanze da sballo.
Assemini mette in campo una nuova iniziativa per sensibilizzare soprattutto gli studenti delle scuole: ha organizzato degli incontri con la polizia locale ed esperti che, tra i banchi di scuola, svolgeranno varie attività di prevenzione rafforzando l’azione per allertare le nuove generazioni su quello che comporta l’abuso di queste sostanze.
Una iniziativa intrapresa grazie ai finanziamenti messi a disposizione dal Ministero dell’Interno e alla  collaborazione del comando della  polizia locale di Assemini e fortemente voluta dalla sindaca Sabrina Licheri che spiega: “Come cittadina sono preoccupata perché di droga si muore sempre di più, ma è soprattutto tra i giovani e i giovanissimi che la situazione è fuori controllo e l’uso abituale purtroppo diffuso nonché l’errata convinzione che le così dette “Droghe Leggere” non facciano male. Nulla è di più sbagliato.
E’ un problema sociale e sanitario che riguarda non solo la società nel suo complesso, ma specialmente le famiglie che spesso sono ignare di quanto accade ai loro figli e, quando infine lo capiscono, spesso non sanno come affrontare la loro emergenza familiare, non sanno a chi rivolgersi”.
Uno smarrimento che purtroppo si potrebbe rivelare fatale “perché la tempestività di intervento sui ragazzi equivale alla  loro salvezza”.
“Abbiamo fortemente voluto questo progetto per contrastare – comunica il Comandante della polizia locale
Giovanni Carboni – il fenomeno delle dipendenze dalle droghe e abbiamo pensato di “attrezzare”, adulti e giovani con strumenti utili a creare, una rete di protezione, perché i nostri ragazzi non debbano più trovarsi soli e disarmati di fronte ai pericoli della società moderna.
Costruire una “rete”, significa aver chiara l’idea che unendo le forze, le idee e le risorse di tutti, un’azione unitaria e integrata, è possibile conseguire dei risultati efficaci.
Per questo è indispensabile che famiglie, Scuola ed enti pubblici si alleino in questa vera e propria guerra alla droga che portano i giovani ad allontanarsi dai veri valori della vita, rendendoli schiavi”.


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