Il dolore di mamma Francesca: “Alcuni indagati per la morte di Sebastian Casula piangevano sulla sua bara”

Francesca Sanna, madre del 39enne trovato morto impiccato a un albero nell’agosto 2017, si sfoga in esclusiva su Cagliari Online: “Tra chi mi ha fatto le condoglianze anche i responsabili dell’orrenda morte di mio figlio. Non cerco vendetta ma pretendo giustizia”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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“Sono una donna di fede. Non cerco nessuna vendetta ma pretendo verità e giustizia, per mio figlio e per me. Fosse anche l’ultima cosa che faccio nella vita”. A dirlo è Francesca Sanna, madre di Sebastian Casula. Suo figlio, scomparso nel nulla a luglio 2017, è stato ritrovato un mese più tardi senza vita nelle campagne di Carbonia. Una corda stretta attorno al collo faceva pensare al suicidio: “Ma io non ci ho mai creduto, mio figlio era un uomo che voleva bene a tutti e che conduceva una vita normale”. Quattordici mesi dopo, i fatti sembrano darle ragione. Ci sono infatti otto indagati, e le indagini dei Ris stanno marciando ben spedite. Presto arriveranno nuovi “controlli” dattiloscopici sulla bici di Casula e sulla corda.
“Alcuni degli indagati erano presenti al funerale del mio Sebastian, si sono addirittura messi a piangere davanti alla sua bara e mi hanno abbracciato per farmi le condoglianze. Tutto ciò è choccante”, spiega la donna, “sento che la verità è sempre più vicina. Ringrazio gli investigatori e tutti quelli che mi stanno supportando da sempre, come il mio avvocato, Gianfranco Piscitelli”.


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