Cani rubati e serviti come cibo: a Cagliari un progetto per salvarli

Un progetto per sensibilizzare il rispetto verso gli animali, cani e gatti che a Yulin, in Cina, vengono cucinati e serviti come cibo nelle bancarelle sparse nelle strade. Guardate il VIDEO


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Sensibilizzare il rispetto verso gli animali, cani e gatti che a Yulin, in Cina, vengono cucinati e serviti come cibo nelle bancarelle sparse nelle strade. Con questo obiettivo il giovane Davide Acito, assieme ai volontari dell’associazione Action Project Animal, arriva a Cagliari per presentare il progetto importante per salvare le povere bestiole: in concreto nel 2016 il volontario decide di prendere un aereo diretto e con l’aiuto di una attivista cinese, Miss Yang, riesce a salvare 400 cani e 60 gatti. 

IL MASSACRO. Davide ha condiviso la sua azione con un video che in pochi giorni è stato visto da oltre 85.000 persone. Rincuorato dalle migliaia di messagi di stima e di appoggio che gli sono arrivati ha deciso di persistere nella sua azione e il prossimo 21 giugno sarà di nuovo a Yulin ancora più organizzato e determinato dell’anno precedente. I cani vengono venduti a peso, intirno ai 7/8 euro al chilo. Anche la Sardegna può fare tanto, con alcune donazioni: il progetto sarà illustrato all’opinione pubblica domani sabato 6 maggio all’hotel Panorama in viale Diaz dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 18. Tra le attività dei volontari c’è il blocco del massacro: occorre ricordate che il traffico dei cani parte dal Vietnam, dove dapprima i cani vengono rubati dalle case o accalappiati in strada e trasportati alla kermesse di Yulin a giugno.

L’OPERAZIONE. In Cina comanda il Dio denaro – dice Davide Acito – è un festival che di fatto porta un mucchio di soldi come indotto, un commercio assurdo di animali, fermando i camion parte una contrattazione con gli autisti. Acquistare i cani per sottrarli alla mattanza è il nostro principale obiettivo. “Il nostro scopo è quello di riuscire a ripetere i numeri che siamo riusciti ad ottenere lo scorso anno, sperando di poterli anche superare – ha dichiarato il fondatore di Action Project Animal – questo intervento, anche se è un’operazione internazionale, per l’importanza e il valore della vita, non ha confini. La mia azione a Yulin è l’inizio di una grande battaglia che non sarà solo per una causa internazionale come quella del festival di Yulin, viviamo in un mondo che non può dire di rispettare gli animali, siamo sommersi dal pieno randagismo”. E come gesto di solidarietà, Davide Acito ha deciso di lanciare una sfida alla Sardegna: “Mi piacerebbe che il 21 giugno, in Sardegna, si registrasse un picco di adozioni, almeno una per ogni cane che riusciremo a salvare”.

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