Pesca illegale nello stagno di Porto Pino, blitz della Forestale: confiscate quindici reti

Gli attrezzi, costituiti da alcune calate di bertovelli, rappresentano una seria minaccia alla biodiversità presente negli stagni: sono stati posizionati in un periodo dell’anno nel quale non sono consentiti per garantire la tutela dell’anguilla


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Pesca illegale a Porto Pino. Due giorni fa, il personale del Corpo Forestale ha accertato una massiccia presenza di attrezzi da pesca posizionati in modo illegale negli stagni di Porto Pino.

Gli attrezzi, costituiti da alcune calate di bertovelli, rappresentano una seria minaccia alla biodiversità presente negli stagni, poiché posizionati in un periodo dell’anno nel quale non sono consentiti per garantire la tutela dell’anguilla.

I bertovelli, 15 in totale, sono stati subito rimossi e sequestrati per la confisca con l’aiuto di una unità nautica del Corpo Forestale specializzata per gli interventi in acque basse che ha anche accertato la mancanza dell’apposita marcatura degli attrezzi.

Inoltre si è constatato che l’apertura della maglia della rete è di gran lunga inferiore a quella minima prescritta dalla normativa regionale che prevede un’ampiezza di 24 mm nel sacco e 28 mm nelle ali.


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