Sono ancora una volta i giovani a darci l’esempio che se si vuol cambiare, fare e creare la propria vita attorno ad un sogno, si può. Mattia Olla, di Assemini ma residente a Capoterra, 23 anni, ci racconta la sua esperienza tra i “giganti del mare”, dove l’infinito appare forse irragingibile, ma se si vuole davvero si può: “Tutto è iniziato tra i banchi di scuola dell’Istituto Nautico Buccari di Cagliari – dice – da studente è stata una passione che è andata crescendo giorno dopo giorno, semplicemente perchè mi ponevo sempre la stessa domanda: com’è il mondo là fuori? Cosa significa condurre un mezzo di trasporto cosi grande, in un ambiente…che non è per gli uomini ma per i pesci? E da li, la curiosità di andare avanti pur non sapendo se fosse la vita per me. Diplomato nel 2012 e nello stesso anno, a ottobre ancora fresco dagli studi della maturità ho vinto il concorso all’Accademia della Marina Mercantile di Genova – racconta con entusiasmo Mattia Olla – poi sono stato destinato alle navi passeggeri con Costa Crociere col grado di allievo ufficiale di coperta. Fino al 2015 ho alternato periodi a bordo e periodi di studio in Accademia, sino a quando ho conseguito dopo 12 mesi di navigazione da allievo il titolo di Ufficiale di navigazione, imbarcando sin’ora col grado di terzo ufficiale di coperta. Finora ho girato circa mezzo mondo…dal Far East (Cina, Giappone, Korea del Sud, filippine) agli emirati arabi, Egitto, paesi e capitali nordiche sino al polo nord, fiordi e caraibi. La sensazione di libertà che ti da il mare..forse riesce a dartela solo il cielo, siamo i primi a vedere il sole sorgere e gli ultimi che lo vedono tramontare. Indosso una divisa che rappresenta semplicemente la responsabilità e l’impegno nello svolgere il mio lavoro, fatto di guardie su guardie senza giorni liberi. Mi piace citare una frase di un comandante: noi marinai dei mercantili non ci concediamo pause nemmeno nei weekend, siamo li per lavorare, reperibili 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana. In mare è sempre lunedi, la prima di una lunga serie di giornate di lavoro”.
LA VITA A BORDO. “A bordo la vita non è semplice – dice – sorrido quando la gente mi invidia che lavoro sulle “navi bianche”, dei veri e propri alberghi galleggianti, dove io e i miei colleghi, siamo gli autisti. Si è costretti a vivere, mangiare e dormire con le stesse persone…e come in ogni mestiere, anche quelle meno simpatiche. La cosa che mi fa andare avanti, in un periodo dove trovare lavoro è difficile, è che ho trovato la mia strada, senza raccomandazioni o spinte di alcun genere. La forza più grande, oltre la mia, è la persona che mi sta accanto, Roberta, che con pazienza e fiducia attende a casa il mio ritorno. Infine che dire, più giro il mondo, più mi rendo conto che la Sardegna e i sardi sono la realtà più bella che esista! Ovviamente, non ho scordato i miei genitori e mia sorella….che come Roberta, non si abituano mai alle mie partenze. Il mio lavoro è fatto di circa 20 aerei all’anno, e nel tempo libero, quando sto a casa, mi dedico a suonare le mie chitarre, e a godermi la mia vita da terrestre. Ora sono in partenza per l’Asia..per una nuova avventura. In culo alla balena per il mio futuro”.












