Pula, la Guardia Costiera assicura:”Nessun liquame nell’acqua di Foxi”

Sopralluogo della Capitaneria nella spiaggia di Foxi dopo le proteste dei bagnanti


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Ieri le accuse dei bagnanti a Pula: i lavori sul fiume per ossigenare l’acqua di Foxi avevano scatenato le proteste. Oggi è arrivata la certezza: nessun liquame scaricato. Lo afferma il Comune di Pula attraverso un comunicato stampa che riportiamo integralmente. A ristabilire la verità dei fatti è stato il sopralluogo di questa mattina della Capitaneria di Porto: gli uomini della Guardia Costiera con un verbale hanno riscontrato l’assoluta assenza di reflui e di altre sostanze inquinanti nell’area marina di fronte alla foce del rio Pula. La Capitaneria ha anche ascoltato le testimonianze dei bagnanti presenti in spiaggia stamattina, che a pochi metri dal fiume hanno spiegato di non avere sentito alcun odore “sospetto” sull’arenile. Sul posto anche una motovedetta della Guardia Costiera, che ha accertato come l’acqua fosse cristallina. Il clamore era stato suscitato da alcuni articoli di giornale, oggi il sindaco di Pula Carla Medau risponde: “Sono davvero sconcertata da queste accuse del tutto ingiustificate. Non c’è stata alcuna fogna scaricata in mare, siamo davanti a notizie false che danneggiano gravemente l’immagine del nostro Comune. Il depuratore non è mai andato in tilt, le acque sono trattate a norma di legge ed è tutto certificato dalle analisi. Non sono mai stati gettati liquami nella foce del fiume, mi riservo di valutare ogni azione in mio potere nei confronti di chi  addirittura ha parlato di “escrementi finiti in mare” e di “bagnanti colpiti dall’acqua puzzolente”, non si tratta di semplici inesattezze ma di vere e proprie falsità diffuse nel pieno della nostra stagione turistica. L’intervento tecnico era fondamentale per salvare i pesci e ristabilire l’equilibrio ambientale, si è svolto nella massima regolarità e senza alcun inquinamento”.  

“Il depuratore ha sempre funzionato regolarmente tanto che da Abbanoa non è arrivata alcuna comunicazione- spiega il funzionario responsabile dell’area tecnica del Comune- l’impianto negli ultimi anni è stato migliorato e rispetta tutte le normative. L’apertura della foce è stata di modestissime dimensioni, circa 2 metri, ma in poche ore l’alternanza delle maree l’ha prontamente richiusa.  Escludo categoricamente che ci possa essere stato uno sversamento di reflui”. Parla chiaro anche la nota con la quale l’assessorato regionale all’Ambiente ha autorizzato i lavori lo scorso 13 agosto: “La movimentazione di materiale sabbioso per l’apertura della foce del rio Pula- scrive il Savi- ha l’obiettivo dichiarato di consentire un adeguato ricambio idrico, e si rende necessaria a causa della moria di pesci. L’intervento non ha effetti significativi sulle componenti ambientali del Sic”. E neppure sull’acqua marina, come ha riscontrato oggi la Capitaneria. “Anche la foto pubblicata oggi sull’Unione Sarda- spiega il sindaco Carla Medau- dimostra che da ieri non c’era alcuna vera emergenza in  spiaggia. Riguardo alle accuse dell’ex sindaco Cabasino, avendo governato il paese per dieci anni mi sembra grave che affermi che il depuratore non funziona come dovrebbe. L’ordinanza di divieto di balneazione non era necessaria perché lo scorso 1 agosto le analisi sono risultate positive, e l’acqua non è stata inquinata dai lavori successivi. L’anno scorso l’Arpas aveva riscontrato parametri fuori norma il 10 maggio,  ma il Comune non fece in tempo neppure a preparare l’ordinanza che già tre giorni dopo, il 13 maggio, gli stessi tecnici dell’Arpas con una revoca stabilirono che l’allarme era subito rientrato”. Sulla vicenda interviene anche l’assessore ai Lavori Pubblici Emanuele Farneti: “Stiamo parlando di un’area di particolare interesse naturalistico, una moria di pesci sarebbe stata decisamente più dannosa, visti i costi di bonifica e di smaltimento. Da una parte si sbandiera un grande interesse naturalistico, dall’altra si grida allo scandalo sfornando falsità”. 


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