Un 2015 ricco di eventi e manifestazioni, comincia la sfida di Cagliari capitale italiana della Cultura, insieme a Lecce, Perugia, Ravenna e Siena. Il sindaco Massimo Zedda oggi al Mibact, a Roma, per la presentazione del programma artistico che coinvolgerà l’intera città: dai musei alle piazze, dalle spiagge agli spazi domestici, dai colli al mare, dalle zone archeologiche ai quartieri storici, dai teatri convenzionali a quelli a cielo aperto. “Stiamo disegnando scenari plurimi – si legge nel documento presentato oggi dal sindaco – dove il visitatore sarà cittadino e protagonista”.
Il programma. “Storia millenaria e innovazione, tradizione e contaminazione, qualità della vita e sperimentazione: la sfida di Cagliari Capitale Italiana della Cultura 2015 è quella di una città che dal centro del Mediterraneo si affaccia all’Europa e al Nord Africa seguendo il filo rosso della cultura nel percorso iniziato con la candidatura per il 2019. Un filo che è un simbolo – omaggio all’artista sarda Maria Lai – ma anche il segno tangibile di riscrittura della città in senso fisico e culturale, sociale e di partecipazione: la ricucitura tra i diversi territori urbani e la creazione di una nuova trama nei processi della produzione artistica, della partecipazione sociale locale e della realizzazione di manifestazioni culturali a carattere internazionale.
In questa direzione va il percorso del Contemporaneo (marzo-novembre 2015) in cui la città diventa scenario di innovazione e creazione. Il progetto si è inaugurato con la mostra “Sotto il segno del contemporaneo”, esposizione della prestigiosa collezione civica d’arte della Galleria Comunale a Palazzo di città, per moltiplicarsi in una serie di interventi a opera di artisti, musicisti e coreografi locali e internazionali. Teatro di questo percorso intrecciato saranno non solo i musei, ma anche i Grottoni, cavità storiche recuperate di recente e trasformate in spazi espositivi. In una città e in una Regione dai mille scenari, dalla luce e dagli scorci incomparabili ha un ruolo sempre più consolidato il Cinema (aprile-dicembre 2015). Cagliari è una città in crescita per quanto riguarda le produzioni in senso stretto ma ha anche una lunga storia di festival internazionali di cinema indipendente, di rassegne in collaborazione con le maggiori capitali europee, di contatti e collaborazioni che grazie ai propri registi varcano in ogni direzione le acque del Mediterraneo.
Esperienza di condivisione in questo senso sarà “Di/segno al cinema”(luglio-settembre), mostra dedicata al rapporto tra cinema e arti visive che esplora l’importanza dello storyboard e del bozzetto nel lavoro di regia con le tavole di importanti esponenti del cinema italiano e attraverso installazioni, performance, proiezioni urbane e laboratori in un percorso che si estende nel cuore del quartiere storico di Castello. Abitanti e artisti, anche in questo caso locali e internazionali, saranno i protagonisti del cammino di trasformazione dedicato all’Arte pubblica (giugno–ottobre): in una città già in grande trasformazione fisica i paesaggi naturali e il tessuto urbano saranno visitati, interpretati e ridisegnati in un lavoro comune fatto di residenze artistiche, laboratori, arte partecipata attraverso un percorso corale di indagine sulle nuove forme dell’abitare e di esperienza estetica condivisa. Al centro del Mediterraneo, da secoli crocevia di scambi economici e commerciali testimoniati da un patrimonio inestimabile di Archeologia, Cagliari e la Sardegna possono essere ponte – filo – per la ripresa di un dialogo che negli ultimi anni vive un periodo di difficoltà. Una grande occasione, in questo senso, è la collaborazione con il Museo Ermitage di San Pietroburgo per “Le grandi civiltà che hanno disegnato il mondo” (ottobre-gennaio 2016), a cura del Sistema Museale della Città di Cagliari: l’esposizione propone un corpus espositivo di opere conservate nei dipartimenti del museo russo mettendo in relazione e confronto le grandi civiltà del passato, tra queste quella nuragica, in un percorso diffuso nel tessuto urbano. Questi percorsi ne incontreranno altri: il 2015 sarà una vivace trama di eventi e manifestazioni progettati e avviati grazie al lavoro corale degli operatori, degli enti e delle istituzioni locali già protagoniste del processo verso il 2019”.