Volete fare un viaggio da incubo? Basta prendere un aereo Volotea, in particolare uno di quelli da 26 file, e scegliere (persino a pagamento) gli ultimi posti. Sei posti dove è impossibile entrare, è impossibile sedersi, è impossibile riporre la roba sotto il sedile, è impossibile rendersi conto di dove ci si trovi visto che non c’è neanche lo straccio di un oblò. Se poi i passeggeri seduti davanti decidono di riposarsi e abbassare il sedile, è finita: non c’è neanche lo spazio per respirare.
Basta guardare le immagini del volo Brindisi – Cagliari delle 13,35 del 9 settembre: pur di recuperare due file in più e dunque sei biglietti in più da vendere, la compagnia low cost spagnola, quella che ha fatto pagare 400 e rotti euro dalla Sardegna a Roma, ha infilato sedili dove è umanamente impossibile viaggiare per la totale mancanza di spazio vitale. Murati vivi per l’assenza di oblò, con spazi ristrettissimi sotto il sedile tanto da doversi tenere tutto addosso anche nei momenti di decollo e atterraggio, senza la possibilità di muoversi perché si ha addosso il schienale dei passeggeri davanti. Naturalmente, i biglietti di questi sedili tugurio sono esattamente identici a tutti gli altri. E a voi, è mai capitato di viaggiare in condizioni disastrose? Raccontateci la vostra esperienza.