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Da oggi la Sardegna è in zona arancione, e così sarà per le prossime due settimane. Le regole sono già note, così come le restrizioni: le attività di ristorazione, quindi bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pasticcerie, sono aperte ma solo per la consegna a domicilio e il servizio di asporto. Ma ai bar è consentito l’asporto solo fino alle 18. Aperti i negozi al dettaglio, alimentari, chiusi i centri commerciali nei giorni prefestivi e festivi (ma in quei giorni restano aperti all’interno edicole, farmacie, parafarmacie, tabaccai). L’ingresso e la permanenza nei locali di ristorazione è consentita esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per l’asporto. Aperti, invece, parrucchieri, barbieri e centri estetici. Per le scuole, invece, gli studenti delle superiori dovranno fare la didattica a distanza “totale”, mentre elementari e medie potranno continuare a ospitare gli alunni nelle aule.
E poi torna, dopo solo tre settimane di “libertà” sino alle 23:30, il coprifuoco alle ventidue. E durerà sino alle cinque del mattino del giorno successivo. Vietati gli spostamenti tra Comuni diversi, a meno che non ci siano “emergenze” legate a motivi di salute o di lavoro. E nei giorni “clou” della festa, Pasqua e Pasquetta, anche la Sardegna diventerà zona rossa come tutto il resto d’Italia.