Violano la quarantena per dare la caccia ai Pokemon: nei guai due 28enni

Due 28enni sono stati sorpresi a ‘catturare’ dei pokemon davanti al monumento ai caduti


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Decisamente non è più il tempo del “Lei non sa chi sono io”, come quello rivolto dal sindaco (Vittorio De Sica) all’implacabile vigile motorizzato Otello Celletti (Alberto Sordi). Ad Ascoli, piuttosto, il questore Paolo Maria Pomponio si è congratulato con i vigili che lo hanno bloccato.

Finito nella rete dei controlli dei caschi bianchi, in pieno centro, mentre era in sella a una bici e con la mascherina, ha mostrato i documenti e spiegato che era appena uscito dal suo ufficio, distante pochi decine di metri, e che si stava recando nel residence dove abita per mangiare un panino prima di tornare al lavoro.

A Salerno e Pontecagnano Faiano vietato sedersi: qui i sindaci hanno deciso di transennare molte panche pubbliche. Dal lungomare salernitano al centro cittadino sono state sigillate con del nastro rosso e bianco. A Pontecagnano Faiano il primo cittadino ha anche fatto affiggere sugli schienali cartelli inequivocabili: “È severamente vietato sostare sulle panchine, il divano di casa è più comodo”.

Nel Cosentino due 28enni sono stati sorpresi a ‘catturare’ dei pokemon davanti al monumento ai caduti: i carabinieri di San Demetrio Corone li hanno notati mentre, a testa bassa e con gli smartphone in mano, girovagavano nei pressi della piazza. Nel Vibonese in otto sono stati denunciati perché invece di rimanere buoni a casa, stavano litigando nella piazza di Serra San Bruno, incuranti del divieto di poter stare all’aperto senza valido motivo e soprattutto di creare assembramenti.

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