Villasimius, “col Coronavirus stagione turistica a rischio, stop alla tassa di soggiorno”

Sos dei consiglieri del gruppo “Bene Comune”, doppio appello al sindaco Dessì: “Niente tasse per tutto il 2020, bisogna anche bloccare la tassa di soggiorno”


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Il Coronavirus fa crollare, in generale, anche le prenotazioni dei turisti. In Sardegna il segno meno è già certificato, e a Villasimius i consiglieri del gruppo “Bene Comune” scrivono una lettera urgente al sindaco Gianluca Dessì per chiedergli di attuare due misure che potrebbero salvare la stagione turistica ormai dietro l’angolo: “In attesa che anche la nostra Regione approvi un quadro di misure che, coordinate con quelle nazionali, diano risposte adeguate alla situazione già grave che da qualche tempo ci affligge, abbiamo ritenuto opportuno avanzare alcune proposte che, in un qualche modo, cerchino di alleviare il pesante carico economico, finanziario e fiscale che questa crisi sta producendo e produrrà nei confronti dei nostri cittadini, delle aziende, delle imprese e delle attività che operano a Villasimius. Il nostro sistema produttivo, infatti, deriva quasi per intero dalla filiera del turismo e dei servizi a essa connessi, così come la capacità di sviluppare occupazione e lavoro,  seppure prevalentemente stagionale”, scrivono Luisa Cadoni, Giuseppe Gagliardo, Salvatore Sanna e Roberto Utzeri.

 

È necessaria “la sospensione di tributi locali, anche attraverso una loro riduzione, per il solo anno 2020, e, soprattutto, la sospensione o una drastica riduzione dell’imposta di soggiorno, che andrà ridiscussa in relazione allo straordinario momento di crisi che il settore dell’accoglienza sta vivendo anche nel nostro paese. Auspichiamo che, in un momento così grave e così pesante per la nostra comunità, per quella regionale e per quella nazionale, sia colto il senso di queste proposte che, altro significato non hanno, se non quello di contribuire, almeno in parte, ad alleviare le gravi difficoltà che affliggono tutti”.


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