Un viaggio senza confini quello che lega i due centri, lontani fisicamente, ma uniti nel nome della cultura. È così che all’Istituto Italiano di Cultura di Oslo è stato messo in evidenza come è possibile amalgamare le conoscenze e metterle a disposizione di tutti coloro che hanno fame di buona cultura, dettata da quel passato inciso, che ancora oggi segna la storia. E valorizzare forme e contenuti diventa il dovere, la missione di chi ha in mano la fortuna di rappresentare ciò che mostra la grandiosità di una letteratura mai estinta.
“Insieme alla presidente della Fondazione Giuseppe Dessì, Debora Aru, abbiamo avuto l’onore di presentare Villacidro in tutta la sua bellezza: tradizioni, paesaggi, storia e cultura, insieme al Parco Letterario che unisce i comuni di Guspini, Arbus, Gonnosfanadiga, Buggerru, Fluminimaggiore e San Gavino” spiega Sollai. “Villacidro si è raccontato accanto a Galtellì, che ha presentato il Parco Grazia Deledda.
Nella serata sono state raccontati i numerosi aspetti in comune tra Villacidro e Røros, contea di Trøndelag.
I due autori così diversi ma con temi incredibilmente simili: Giuseppe Dessì e Johan Falkberget, entrambi narratori delle loro terre e delle comunità minerarie, dalle miniere di Parte d’Ipsi a quelle di Røros in Norvegia. L’evento, molto partecipato, ha gettato le basi per un nuovo legame tra la Norvegia e i nostri territori, con l’obiettivo di sviluppare nuove forme di collaborazione e per sviluppare un turismo esperenziale che metta al centro le radici culturali, i paesaggi autentici e l’ambiente unico della Sardegna sud-occidentale”. Ora si guarda avanti: “Inizieremo da subito a programmare le prossime attività per rendere questo legame sempre più solido e concreto”.