A Sanluri e San Gavino, in azione le bodycam per scoraggiare i potenziali aggressori dal commettere atti violenti contro gli operatori della salute.
Situazioni di rischio per chi opera nel centro della salute che offre sostegno a malati psichiatrici o a chi ha l’animo sofferente, favorite anche da locali e uffici ubicati in aree più isolate e “tentativi di aggressione e di minacce dell’utenza nei confronti degli operatori sanitari del Pronto Soccorso” hanno convinto la dirigenza ad adottare degli strumenti in grado di registrare tutto ciò accade innanzi al personale sanitario. Non sono esclusi, dunque, i reparti locali dal triste fenomeno che imperversa a livello nazionale, ossia quello che mette in pericolo chi si prodiga per la salute altrui, da parte di pazienti sofferenti, nervosi e con l’indole violenta a portata di mano. Ma anche malintenzionati che potrebbero approfittare di uno studio isolato dal piano terra o da quello di altri colleghi e mettere, così, in atto azioni contro medici e professionisti. Al centro di salute mentale di Sanluri e San Gavino come nel pronto soccorso del Nostra Signora di Bonaria, gli operatori “si trovano a fronteggiare situazioni di rischio derivanti dalla tipologia dei servizi espletati e le bodycam rappresentano un efficace strumento per supportare e garantire l’incolumità degli operatori nell’espletamento delle proprie funzioni e per scoraggiare condotte aggressive” si legge nel documento firmato dal direttore generale Giorgio Carboni. Non solo: la richiesta parte direttamente dai dirigenti delle strutture, 6 bodycam da far indossare anche “nelle visite ambulatoriali di pazienti in fase di scompenso e nelle visite domiciliari in urgenza” per gli operatori dei centri e altri dispositivi, anche questi sollecitati dai vertici a novembre dello scorso anno, “da utilizzare a tutela del personale sanitario, considerato l’aumento, negli ultimi tempi, di tentativi di aggressione e di minacce dell’utenza nei confronti degli operatori sanitari del Pronto Soccorso”.
Una tipologia di sistema in grado, quindi, di riprendere tutto ciò che accade e da visionare, da remoto, qualora dovesse presentarsi la necessità, non auspicata, ovviamente, ma da mettere in conto considerata l’escalation di eventi negativi e pericolosi che hanno interessato l’ambiente sanitario locale.