Via Bacaredda, liberata casa occupata a disabile grave

L’appartamento occupato due volte in poche ore. In azione il sistema delle vedette che praticamente in tempo reale ha coordinato le occupazioni innescando una guerra dei poveri per il tetto


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“Grazie di cuore alla Polizia Municipale di Cagliari che con grande senso di umanità a provveduto a restituirmi l’appartamento che mi era stato occupato indebitamente dopo che per tanti anni speravo mi fosse consegnato rispettando la graduatoria per la Casa. Grazie a carabinieri e polizia di stato. Grazie all’assessore Gianni Chessa e tutti i miei amici”.

Così Davide Cabras, il disabile grave 53enne che si è ritrovato per con la casa popolare assegnata occupata abusivamente, ha ringraziato la polizia municipale che stamattina, dopo una lunga trattativa con la famiglia occupante, grazie anche alla mediazione degli assistenti sociali del Comune, ha riavuto l’appartamento. Una vicenda assurda. Possibile anche grazie ad un sofisticato sistema di vedette che praticamente in tempo reale ha coordinato le occupazioni innescando una guerra dei poveri per il tetto.

Lo dimostrano le due occupazioni in pochi ore di un appartamento di Area in via Bacaredda. Secondo le graduatorie stilate dal Comune di Cagliari, la casa assegnata a Cabras, disabile, in attesa da 12 anni. Ma ieri l’appartamento era stato occupato dalla nuora della precedente occupante che si era trasferita in un altro appartamento (ha restituito solo due delle 3 chiavi in suo possesso, mentre una terza è risultata “smarrita”) di Area in via Bacaredda, qualche giorno fa. La donna, con 3 minori si è rifiutata di liberare la casa.

Nella notte l’occupante ha avvertito la polizia municipale: “Abbiamo abbandonato l’appartamento e lasciato al porta aperta”. Tutto a posto? Neanche per idea. La casa è stata subito rioccupata da una famiglia, peraltro assegnataria di un appartamento in via Castelli. Dopo una lunga trattativa con i servizi sociali la casa è stata restituita a Cabras.

“Abbiamo ripristinato al legalità”, assicura Gianni Chessa, assessore ai Lavori pubblici e titolare delle delega sulle case popolari, “non faremo nessun passo indietro. È impensabile mettere in discussione i diritti acquisiti. Non torneremo a 10 anni fa”.


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