“Venti clienti in quattro ore, i cagliaritani hanno perso l’abitudine di venire al bar”

Non è molto felice Maurizio Deplano, barista 50enne di via Pergolesi: “Ho venduto più paste che caffè e cappuccini, con i tavolini potrò lavorare meglio”. E, prima dell’emergenza Coronavirus, “avevo almeno il doppio dei clienti”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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Ha tirato su la serranda alle sette del mattino dopo due mesi di stop, Maurizio Deplano, barista 50enne di Cagliari. Il suo locale di via Pergolesi ha ripreso vita, ma i tavolini e le sedie sono tutti in un angolo, inaccessibili alla clientela. Solo asporto, e il primo riscontro, dopo quattro ore e mezza, è impietoso: “Non va tanto bene, la gente ha perso l’abitudine, non consuma più come prima”, ed è ovvio il riferimento al bar. “In quattro ore e mezza ho avuto venti clienti, in altri periodi ne avevo almeno il doppio”, sostiene Deplano. “Andrò avanti”, ed è difficile fare altrimenti, sperando in tempi migliori: “I seicento euro del Governo li ho chiesti e sono arrivati, il finanziamento invece no”.
“Ho venduto più paste che caffè e cappuccini, con i tavolini le cose andranno meglio, bisogna fare tutto piano piano”.


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