Uta, una relazione del Sindaco Giacomo Porcu sul rischio idrogeologico

In riferimento ad  un  vertice che si è tenuto a Decimomannu la scorsa settimana


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Venerdi scorso si è tenuto un incontro dibattito a Decimomannu sul tema del rischio idrogeologico nel nostro territorio, sulla necessità di un intervento relativo alla manutenzione dell’alveo dei fiumi. Hanno partecipato il sindaco di Uta Giacomo Porcu, quello di Decimomannu, Anna Paola Marongiu, l’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, il Dirigente della Protezione Civile Regionale dr. Chessa, il sindaco di Elmas e consigliere regionale Valter Piscedda e il sindaco di Villaspeciosa Elio Mameli. «Sono tanti gli spunti importanti per le nostre comunità», scrive Giacomo Porcu. «L’Assessore Maninchedda ha giudicato positivo il metodo e il merito della proposta fatta dai sei sindaci del territorio relativa alla modifica delle norme di attuazione del Pai che governano il Piano stralcio fasce fluviali. In pratica si è chiesto di consentire degli interventi edificatori, in aree urbane ed agricole, dove il ritorno d’acqua è ipotizzato di poche decine di centimetri e la velocità della stessa risulti bassa, sulla scorta di esperienze già attuate in altre regioni. L’Assessore ha richiamato i “contratti di fiume” come esperienza da valutare attentamente. Lo trovo un segnale importante che ci rende fiduciosi su un percorso che da subito abbiamo promosso come amministrazione. Il dr. Chessa ha poi evidenziato l’importanza di far crescere la conoscenza in ambito di protezione civile e lo scambio di esperienze a riguardo, citando la segnalazione fatta da noi di Uta durante l’ultima allerta meteo relativa alla necessità di evitare il conferimento dei rifiuti in strada, per il porta a porta, durante le forti piogge per evitare che le stesse vengano trasportate dall’acqua fino ad ostruire le griglie nelle cunette. Ha inoltre reputato molto interessante la nostra proposta di far nascere un Centro intercomunale di protezione civile a Uta a presidio del territorio e attuabile col recupero di patrimonio immobiliare comunale ora in stato di abbandono. In merito alle scarse risorse in capo ai comuni, Elio Mameli e Valter Piscedda, hanno evidenziato in maniera oggettiva una situazione sempre più difficoltosa ma hanno fatto anche delle proposte concrete, come la possibilità di contribuzione da parte dei comuni dotati di avanzo di bilancio verso i comuni che necessitano di fondi, proposta da Elmas. E’ stata una serata molto utile e interessante, dove Uta ha svolto il suo ruolo propositivo in sinergia con gli altri Comuni e con la Regione. Un modo di porsi nuovo e indispensabile se vogliamo che il nostro paese stia al passo coi tempi».