Ancora polemiche sul nuovo carcere-telenovela di Uta. Dura presa di posizione del capogruppo del Pd in consiglio regionale Giampaolo Diana: “Nonostante abbia chiesto con urgenza l’intercessione con il Governo per la nomina di un garante che possa seguire l’andamento dei lavori delle infrastrutture del carcere di Uta, il regolare pagamento degli stipendi degli operai impegnati nelle attività di costruzione e per scongiurare l’inizio a breve dei loro licenziamenti, il Presidente della Regione e l’Assessore dei lavori pubblici non si sono degnati ad oggi nemmeno di una risposta. Lo dichiara Giampaolo Diana, Presidente del Gruppo PD in Consiglio Regionale.
Cappellacci – continua Diana – è troppo impegnato a rimettere in piedi i numeri della sua maggioranza, visti gli ultimi avvicendamenti sulla bocciatura di due dei suoi stessi emendamenti in Consiglio, e di chi non riceve lo stipendio e rischia per di più di perdere il posto di lavoro è per lui attenzione secondaria, non brilla certo d’intraprendenza risolutiva. Così come siamo ben abituati a vedere oramai da quasi cinque anni sotto il suo Governo.
Questi lavoratori però – conclude il Capogruppo – non hanno tempo di attendere la sveglia del Governatore e dell’Assessore competente per materia, la risoluzione del loro contratto si sta programmando in queste ore. Ricordo che il carcere di Uta non è concluso e che il trasferimento in esso dei detenuti del carcere di Buoncammino non potrà avvenire per metà gennaio, così come sembra essere previsto. Sollecito pertanto per una più attenzione e immediato intervento sul caso”.