Settimana di pregio e cultura. Il 29 settembre torna la Notte dei ricercatori. Anche l’Università di
Cagliari è al lavoro per ospitare e partecipare il progetto che in Italia è coordinato da Frascati Scienza e
coinvolge 22 città con oltre 300 eventi nei principali centri di ricerca del Paese. In Europa prendono parte
alla manifestazione – che si sviluppa dal 23 al 30 settembre – trecento città. “Siamo fortemente convinti che
la qualità della formazione avanzata e della didattica sia indispensabile per divulgare la nostra missione. La
ricerca, i ricercatori, l’insieme delle attività costituiscono – dice Micaela Morelli, pro rettore per la Ricerca
scientifica – una delle chiavi dello sviluppo e dell’accreditamento per la nostra Università, per il territorio, per
il tessuto produttivo, per il futuro dei nostri studenti”.
Europea.
In Italia il progetto, coordinato dall’
Associazione Frascati Scienza, è realizzato con Regione Lazio,
Comune di Frascati, Asi, Cineca, Crea, Esa-Esrin, Garr, Inaf, Infn, Ingv, Ispra, Iss, “Sapienza“ Università di
Roma, Sardegna Ricerche, Università di Cassino, Lumsa di Roma e Palermo, Parma, Roma “Tor Vergata”,
Roma Tre, Sassari, Tuscia, Astronomitaly, Associazione Tuscolana di astronomia, Explora, G.Eco, Ludis,
Osservatorio astronomico di Gorga (RM), Fondazione Gal Hassin di Isnello (PA), Sotacarbo.
Il bersaglio. La manifestazione punta ad avvicinare i ricercatori ai cittadini di tutte le età e ad evidenziare
l’importanza e l’impatto positivo della ricerca nella vita quotidiana. Un’opportunità per creare un legame tra
scienza e società, per un confronto/dibattito continuo su temi cruciali della ricerca scientifica. Un’occasione
per far incontrare i giovani e i ricercatori, “per comprendere da vicino un mestiere affascinante in grado di
cambiare concretamente le nostre vite, diventare anche solo per un giorno ricercatore divertendosi e
scoprendo discipline scientifiche e restare affascinati dalla carriera scientifica pensando un giorno di
intraprenderla“ spiega una nota.
Colette Renier e Made in Science. Il filo conduttore della manifestazione è il Made in Science. Ovvero,
una scienza intesa come vera e propria ‘filiera della conoscenza’. Tutto quello che ci circonda è scienza e lo
strumento essenziale per conoscere, spiegare e interpretare il mondo è proprio il metodo scientifico. Tutti noi
siamo immersi tra oggetti, strutture, modi di vita, lavori o divertimenti che sono frutto della ricerca
scientifica. La ricerca scientifica è molto più vicina di quanto si possa immaginare. La Notte europea dei
Ricercatori e Frascati Scienza vogliono ricordarci quanto dobbiamo, ogni giorno, a chi vi si dedica, a chi vi
lavora, a chi costruisce giorno dopo giorno l’innovazione ed il futuro. “La manifestazione – sottolinea Colette
Renier, coordinatrice della
European Researchers’ Night presso la Commissione europea – è ormai un
appuntamento fisso. Il suo effetto positivo è così potente che nell’ottica della futura call per il 2018/19 si
pensa a una durata più lunga dell’evento (fino al sabato sera) nonché a un aumento del bilancio globale
dedicato all’azione”. La Notte europea dei Ricercatori di Frascati Scienza è finanziata dalla Commissione
Europea nell’ambito della call Msca-Night-2016/2017 (Grant Agreement No. 722952).
Informazioni.
www.frascatiscienza.it/